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Ha battuto in finale il borgo siciliano di Palazzolo Acreide ed è diventato il borgo dei borghi del 2019: Bobbio in Emilia Romagna è il luogo più amato grazie a storia e cultura antichissime.
Bobbio è il borgo più bello d’Italia. È giunta al termine la maratona televisiva Borgo dei borghi 2019, la classifica diventata ormai da qualche tempo anche una trasmissione su Rai3 durante la quale vengono presentati e poi votati i borghi più belli del paese. A scegliere il vincitore tra piccole realtà, spesso scrigni di meraviglie inaspettate, sono stati il pubblico e una giuria presieduta dallo storico dell’arte Philippe Daverio e composta inoltre dalla campionessa di scherma Margherita Grambassi e dal geologo Mario Tozzi. Un’iniziativa molto amata che ha il merito di far conoscere ancor meglio il nostro paese attraversando tutto lo stivale regione dopo regione alla scoperta di ciò che di meraviglioso ci circonda.
Alla serata finale sono arrivati 20 borghi, uno per ogni regione italiana, eccoli in ordine di apparizione: Laigueglia in Liguria, Castel del Monte per l’Abruzzo, Cetona in Toscana, Fiumefreddo Bruxio in Calabria, Fratta Polesine per il Veneto, Tremosine sul Garda Lombardia, Rotondella in Basilicata, Vitorchiano nel Lazio, Strassoldo in Friuli Venezia Giulia, Bagnoli del Trigno per il Molise, Tassullo in Trentino Alto Adige, Bovino in Puglia, Gressoney-Saint Jean in Valle d’Aosta, Gradara nelle Marche e Palazzolo Acreide per la Sicilia, Lugnano in Teverina in Umbria, Cella Monte in Piemonte, Castellabate in Campania Bobbio per l’Emilia Romagna, Atzara in Sardegna.
Tra questi la sfida finale con il televoto da parte dei telespettatori e dei giudici che si dividono al 50 per cento l’onore e l’onere di decretare il più amato tra i borghi presentati.
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A vincere nella serata del 20 ottobre condotta da Camila Raznovich è stata Bobbio in Provincia di Piacenza nell’Emilia Romagna che ha battuto i borghi di Rotondella, Palazzolo Acreide e Laigueglia che sono giunti alla finalissima.
Bobbio è un gioiello sul fiume Trebbia nato in mezzo a 3 diverse regioni: meravigliosi i portici di piazza Duomo, appena restaurata, le stradine acciottolate del borgo, il Ponte Gobbo e le testimonianze romane, longobarde e carolingie del museo dell’abbazia. L’abbazia di Bobbio infatti è una delle perle da ammirare, chiamata la Montecassino del nord.
Altra tappa obbligata è la basilica di San Colombano: a dare inizio alla sua storia fu Colombano, monaco irlandese in odore di santità, che vi costruì – nel luogo dove ora sorge il castello – il primo nucleo di quello che sarebbe diventato un grande complesso monastico, faro di cultura per le sue scuole, lo scriptorium e la biblioteca più importante dell’alto Medioevo.
Il simbolo di Bobbio però è certamente il famoso ponte Vecchio, detto anche Gobbo o del Diavolo per il particolare profilo ondulato e contorto. Di età romanica con rifacimenti successivi e sovrastrutture barocche, è lungo 280 metri e presenta undici arcate diseguali tra loro. Le prime notizie risalgono al 1196; poi fu distrutto dalle piene del fiume e ricostruito più volte.
Restano da vedere in piazza San Francesco il santuario della Madonna dell’Aiuto (1621) e il monastero di San Francesco, conservatosi nello stile francescano rustico del XIII secolo con chiostro del XV secolo, mentre la chiesa è stata ricostruita in forme barocche all’inizio del Settecento.
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