La siccità continua, sempre più vicino il “giorno zero” per Città del Messico. Ma nelle altre città la situazione non è migliore.
La caccia agli squali riparte in Australia
L’Australia occidentale ha varato la direttiva “ammazza-squali” in nome della balneazione sicura. A rischio anche le specie protette, come lo squalo bianco.
Nell’immaginario collettivo (fomentato non poco dal successo cinematografico girato da Steven Spielberg) gli squali sono creature feroci e spaventose. Ma ad aver paura, adesso, devono essere gli squali. Potrebbe essere un necrologio per questi predatori preistorici, sopravvissuti ai dinosauri, ma che nulla possono contro la stupidità dell’uomo.
Dopo decenni di tregua e tante battaglie per la protezione di specie in pericolo, come lo squalo bianco (Carcharodon carcharias), il governo dell’Australia occidentale ha autorizzato le uccisioni programmate di squali per la sicurezza della balneazione.
Partiamo da un concetto, gli squali non sono cattivi, non possono esserlo, gli animali sono al di là del bene e del male. Sono predatori e purtroppo la vista a volte gli gioca uno scherzo e confondono un surfista per un’otaria.
Il governatore Colin Barnett, incurante delle proteste dell’opinione pubblica, ha dichiarato: “Bisogna rendere più sicure le spiagge e l’unica maniera per farlo è evitare che ci siano squali in giro!”. L’ingegnosa trovata escogitata per tenere lontani gli squali sarebbe di sparpagliare a circa mezzo miglio dalla costa una serie di enormi ami. Come se non bastasse, è stato anche istituito un gruppo di vigilantes anti-pescecane, con l’ordine di sparare a vista in caso di avvistamento di uno squalo di lunghezza superiore ai tre metri.
Gli squali, che per inciso hanno ucciso meno di venti persone in Australia negli ultimi duecento anni, sono al vertice della catena alimentare e svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema marino. La loro scomparsa comprometterebbe irrimediabilmente la vita negli oceani.
Gli ami in prossimità delle rive potrebbero colpire indiscriminatamente qualsiasi tipo di squalo, tra cui lo squalo bianco, specie ad alto rischio di estinzione di cui si calcola restino, al mondo, tra i 3.000 ed i 3.500 esemplari.
La nuova ordinanza anti-squalo è già esecutiva e ha fatto la prima vittima. Si tratta di un esemplare di squalo tigre (Galeocerdo cuvier), trovato intrappolato in un amo e abbattuto a colpi di arma da fuoco nei dintorni di Old Dunsborough.
Dopo più di quattrocento milioni di anni rischiamo che i nostri mari diventino orfani di questi splendidi predatori, ma con tanti bagnanti che sguazzano felici.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
È la domanda che ci ponete più spesso. Abbiamo provato a dare alcune risposte e a dare delle buone ragioni per investire in brand etici.
In un mondo in cui 2 miliardi di persone non hanno accesso quotidiano ad acqua potabile, l’inquinamento idrico è una piaga da debellare: come si può fare?
Con l’arresto di due politici e un ex capo di polizia i giudici brasiliani muovono i primi passi per fare chiarezza sulla vicenda di Marielle Franco, accogliendo la richiesta di giustizia della società civile.
Caldo e assenza di neve stanno trasformando le gare di Coppa del mondo di sci. Che ora deve reinventarsi per evitare di essere consegnata agli archivi di storia dello sport.
Con il Club alpino italiano (Cai) raccontiamo le sfide e opportunità delle terre alte, da un approccio più consapevole alla loro tutela e valorizzazione.
Gli orsi nel nostro paese sono una specie a rischio. I motivi? Leggi non rispettate o poco conosciute. E una sempre più palese mancanza di coscienza ambientale.
La montagna va ascoltata la tecnologia può aiutare: è la ricetta di Gianfranco Pederzolli, presidente dei consorzi di bacino imbrifero montano.
Gli umani hanno mosso i primi passi nelle foreste: offrono sostentamento, riparo e l’aria che respiriamo. Ecco la Giornata internazionale delle foreste.