
Ha dato il via ai concerti ad alta quota ben 28 anni fa distinguendosi sin dall’inizio per il rispetto delle terre alte. Sancito anche da un manifesto.
La prima parte di un viaggio per scoprire le chitarre più famose e rappresentative della musica rock.
Ci sono chitarre che hanno contribuito a definire il sound di un musicista. E poi ci sono musicisti che hanno reso leggendaria la propria chitarra. Una cosa è certa: la relazione fra un chitarrista e il proprio strumento è un vero e proprio rapporto d’amore.
Blackie fu assemblata nel 1970 da Eric Clapton stesso con le parti giudicate migliori di tre diverse Fender Stratocaster degli anni Cinquanta. Nel tempo Clapton ha definito Blackie “una parte di me” e la chitarra è stata la sua fedele compagna fino al 1985, quando fu ufficialmente ritirata.
Nel 2004 Clapton l’ha venduta alla casa d’aste Christie’s di New York per raccogliere fondi per il Centro di disintossicazione “Crossroads” di Antigua, da lui stesso fondato. Blackie è stata venduta a 959.500 dollari: è una delle chitarre più costose al mondo.
È la chitarra che divenne leggenda il 18 giugno 1967. È l’ultimo giorno del Monterey Pop Festival e Jimi Hendrix sta terminando la sua setlist sulle note di Wild Thing. Verso la fine della canzone, Jimi si inginocchia sulla chitarra (che lui stesso aveva dipinto con colori psichedelici), la cosparge di alcol e le dà fuoco. Il pubblico è in delirio e il suo gesto rimarrà per sempre nella storia del rock n roll!
La leggendaria ’52 “Esquire” è stata la chitarra principale di Bruce Springsteen dalla metà degli anni Settanta ai primi anni Ottanta. Era un corpo di una Telecaster con un collo di Esquire. Molto “dinamica” e sempre in uno stato di cambiamento o di modifica, è anche la chitarra immortalata nel 1975 sulla copertina dell’album Born to Run.
La Old Black non era che una Gibson Les Paul Gold Top del ’53 che qualcuno aveva ridipinto di nero. Non suonava un granché, ma Neil se ne innamorò e le diede anche un nome. Young continuò a modificarla fino al 1990 (pare). La maggior parte dei set di chitarra elettrica delle hit di Neil Young sono stati registrati sulle corde di questa chitarra (con la notevole eccezione di The Ditch Trilogy).
Nell’inverno del 1949, BB King stava suonando in una sala da ballo nell’Arkansas. Durante un litigio, due uomini fecero cadere un barile infuocato acceso per riscaldare l’ambiente, scatenando un incendio. Una volta fuori, King si rese conto di aver lasciato la sua chitarra Gibson semi acustica nell’edificio in fiamme e rientrò per recuperarla. In seguito, si scoprì che i due uomini avevano litigato per una donna chiamata Lucille e, proprio per questo motivo, BB King decise di chiamare la sua prima chitarra proprio Lucille, così come tutte le chitarre che avrebbe posseduto dopo quell’evento.
https://youtu.be/-Y8QxOjuYHg
Lucille in particolare è una Gibson Custom Shop ES-335, una semi acustica nera prodotta appositamente per il vero “Re del Blues”.
La prima moglie di Stevie Ray Vaughan è stata la sua chitarra (anche chiamata Number One). Era una Fender Stratocaster del 1959 con finitura sunburst rovinata, acquistata nel 1973 presso un negozio di Austin. Modificata in seguito con l’aggiunta di una mascherina nera, ponte mancino e due adesivi: uno con le proprie iniziali SRV sulla mascherina e un altro con la scritta custom sotto il ponte.
Nel 1990 (poco prima della sua morte) Stevie Ray ha anche collaborato con Fender per produrre la Stratocaster SRV Signature, modello basato sulla sua “first wife”: un omaggio ad un vero maestro.
La Red Special di Brian May (a volte chiamata anche The Fireplace o The Old Lady) è una delle chitarre più rappresentative della storia della musica rock. May e suo padre iniziarono a costruirla pezzo per pezzo a partire dall’anno 1963, sfruttando un grosso pezzo di legno proveniente da una mensola di un camino del diciottesimo secolo che un amico di famiglia stava per buttare via.
Il nome Red Special deriva dal colore bruno-rossastro raggiunto dalla chitarra dopo essere stato tinto e verniciato varie volte. È una chitarra che ha fortemente definito lo stile inconfondibile e il sound del chitarrista dei Queen.
Il marchio di fabbrica del leggendario Bo Diddley era una chitarra dalla forma rettangolare. Inizialmente fatta in casa e modellata su scatole di sigari, come vuole una vecchia tradizione popolare, la particolare chitarra rettangolare fu poi prodotta per Diddley dal marchio Gretsch, e venne soprannominata The Machine Twang.
Les Paul: grande chitarrista, ma soprattutto grande inventore e innovatore del suono. Negli anni quaranta è lui a inventare la registrazione multitraccia e collabora anche con Gibson per mettere a punto una nuova chitarra. Il risultato sarà l’omonimo modello, grande classico del rock n roll, che si basa sull’invenzione di Paul nota come “log”. La sua chitarra Gibson Les Paul è oggi una delle più famose chitarre al mondo, utilizzata anche da nomi come Jimmy Page, Slash, Neil Young, Mark Knopfler, Bob Marley, The Edge…
Trigger era il cavallo del famoso Singing Cowboy, Roy Rogers, ma è anche il nome che il grande country man Willie Nelson ha deciso di dare alla sua acustica Martin N-20, chitarra che possiede dal 1969. Da allora Trigger è stata utilizzata milioni di volte, ha attraversato negli anni tour, registrazioni, prove ed è firmata da quasi tutti quelli con cui Nelson ha suonato. Negli anni, sulla cassa armonica della chitarra, si è sviluppato un buco distintivo ma Nelson ha già fatto sapere: “Finché Trigger suona, non smetterò di farlo neppure io”.
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