Camminare (o pedalare) a passo lento tra natura e luoghi storici alla ricerca del silenzio. Si può in Umbria con il Cammino dei borghi silenti.
5 ciclovie per scoprire l’Europa in bicicletta
Cicloturismo all’insegna di natura, cultura e bellezza. Ecco alcune ciclovie “classiche” alla portata di tutti.
Con la primavera arriva il momento di rimettersi in sella e progettare viaggi all’insegna delle due ruote e delle avventure all’aria aperta. Vi stuzzichiamo quindi con qualche itinerario che porta a scoprire diverse zone d’Europa, suggerendovi cinque ciclovie “classiche” alla portata di tutti. Si possono percorrere interamente durante periodi più lunghi oppure solo per alcuni tratti, con l’idea di assaporare un territorio in modo diverso, sperimentando quello che per qualcuno potrebbe essere il primo cicloviaggio.
Scegliete il mezzo e l’assetto che preferite: e-bike o bici muscolare, da affittare in loco o portare da casa, con sacche posteriori, tenda per il campeggio o un agile bike packing, a seconda delle vostre necessità. E prima di tutto lasciatevi ispirare!
La ciclovia della Loira, tra natura e storia
Questa ciclovia in francese viene chiamata Loire a velò. Si snoda per circa 900 chilometri lungo il corso del fiume Loira, collegando Cuffy (vicino a Nevers) a Saint-Brevin-les-Pins sull’Oceano Atlantico. La valle della Loira è riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’Unesco e offre un’incredibile quantità di punti di interesse per un viaggio in cui la bellezza della natura si alterna alla ricchezza culturale.
Celebri i castelli, le città come Nantes, i borghi e il patrimonio enogastronomico. Due elementi la rendono particolarmente interessante per chi ha deciso di cimentarsi per la prima volta con un viaggio sui pedali o per chi si muove con la famiglia, ovvero il tipo di percorso e i servizi forniti. Infatti l’itinerario è sostanzialmente pianeggiante, si sviluppa su piste ciclabili in sede protetta e tratti di strada a basso traffico. Inoltre è molto ben organizzato grazie ai servizi offerti dal marchio “Accueil vélo“, per cui è semplice trovare strutture attrezzate per i cicloturisti con informazioni, kit di manutenzione, aree parcheggi, servizi noleggio di bici e trasporto bagagli. Anche la segnaletica è ben organizzata e per chi lo desidera c’è la possibilità di trasportare la bici gratuitamente su treni attrezzati ad hoc.
Via Verde Ojos Negros, sui tracciati delle vecchie ferrovie
Le Vias Verdes spagnole sono gli itinerari ricavati da vecchi tracciati ferroviari dismessi ora recuperati e dedicati a esclusivamente a chi si muove a piedi o in bici. Generalmente si tratta di percorsi pianeggianti che garantiscono l’accessibilità universale, adatti anche alle persone con mobilità ridotta. Se ne contano circa 120 in tutto il paese per un totale di 2900 chilometri.
La Via Verde Ojos Negros è la più lunga, attraversa la regione di Valencia e si estende per circa 160 chilometri. La prima parte si trova nella provincia di Teruel e percorre il tracciato della ferrovia mineraria della Sierra Menera. Si parte dall’altopiano della Meseta Central e si raggiunge Barracas. Da qui in poi inizia la seconda parte del percorso che conduce a Sagunto, sulle rive del Mediterraneo. Da qui si può prendere un’altra via verde, la Vía Verde de Xurra, che in pochi chilometri conduce al centro della bella Valencia.
Viadotti, gallerie, ponti, aree naturali protette vi accompagneranno lungo il tragitto che consigliamo di percorrere dall’entroterra al mare, in modo da viaggiare in discesa. Il dislivello è infatti di circa 1300 metri. Oltre alla natura, non mancano borghi con centri storici da visitare. Teruel per esempio è considerata la “città del mudéjar” (architettura di influenza moresca) e per questo è riconosciuta patrimonio Unesco. Prodotto tipico di questo territorio è il famoso tartufo nero.
Da Parigi a Londra
Un viaggio affascinante da capitale a capitale sulla Avenue Verte che parte ai piedi della cattedrale di Notre-Dame per poi risalire lungo l’incantevole nord della Francia, superare lo stretto e continuare fino a Londra sulla National Cycle Route.
La ciclovia offre un percorso interessante e variegato con i panorami pittoreschi delle campagne a cui si alternano gli ambienti urbani delle due metropoli. Questa greeenway di circa 400 chilometri è stata inaugurata nel 2012 ed è diventata subito un’attrattiva per il cicloturismo internazionale. Si tratta di un percorso ben segnalato, senza dislivelli particolari per cui risulta adatto anche a famiglie con bambini. La ricezione lungo il tragitto è buona; è semplice trovare strutture come hotel, campeggi e bar dove sostare.
Ciclovie da non perdere: sul lago di Costanza
Per gli amanti dell’ambiente lacustre, suggeriamo la ciclovia intorno il lago Costanza (Bodensee), uno specchio d’acqua incastonato tra Svizzera, Austria e Germania. Si tratta del terzo lago più grande dell’Europa centrale il cui perimetro conta 280 chilometri totali.
Il percorso è praticamente privo di dislivello e quasi tutto asfaltato, per questo risulta facilmente accessibile anche alle famiglie con bambini. I polpacci più allenati non si annoieranno, perché oltre alla pista ciclabile sul lago, a pochi chilometri, si trovano percorsi che si inerpicano nell’entroterra, arrivando per esempio in cima al monte Pfänder. Ci si sposta nel verde incontrando piccoli villaggi, città storiche, giardini e cascate come quelle di Sciaffusa, per una vacanza che unisce bici, cultura e relax. Non mancheranno poi vini e birre artigianali. Unica attenzione: essendo una meta turistica molto frequentata, è bene prenotare con anticipo le strutture in cui alloggiare.
L’Alpe Adria, tra Italia e Austria
Si parte dalle Alpi e si arriva al mare attraverso un paesaggi mozzafiato, lungo un percorso che si sviluppa per lo più su antiche ferrovie dismesse e che consente di pedalare in sicurezza. Questa è la descrizione in breve della ciclovia Alpe Adria, che con i suoi 415 chilometri collega Salisburgo a Grado, sul mar Adriatico.
Il progetto Ciclovia Alpe Adria Radweg oltre ad essere un esempio di cooperazione transfrontaliera per lo sviluppo della mobilità sostenibile, ha ricevuto diversi riconoscimenti per la bellezza del territorio e l’organizzazione dell’accoglienza cicloturistica. Presenta alcuni sali scendi per un dislivello totale di circa 5800 metri e si può concludere in otto tappe. Senza difficoltà si possono trovare alloggi dove dormire o servizi di assistenza per cicloturisti.
Qui si viaggia all’insegna di cultura, sport e gastronomia. Oltre alla splendida Salisburgo, si incontrano la città medioevale di Venzone, Gemona con il suo Duomo maestoso e Udine, con i capolavori del Tiepolo e le sue osterie, e ancora Aquileia e Grado. Innumerevoli i musei, i borghi antichi, i castelli che si possono visitare lungo il tragitto mentre si pedala nel verde tra laghi, foreste e monti.
Ciclovie, una guida con itinerari europei
Se siete alla ricerca di altri itinerari, vi consigliamo il libro In bicicletta. L’Europa a due ruote scritto da Monica Nanetti e pubblicato nel 2021 da National Geographic. Si tratta di una guida che raccoglie i più suggestivi percorsi ciclabili d’Europa, dal Cammino di Santiago ai canali norvegesi, dalla Via Francigena al Great North Trail britannico. Il volume offre una buona panoramica su percorsi di diversa estensione, durata e difficoltà, raccontati attraverso schede tecniche e consigli pratici.
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