The next day. Il nuovo disco di David Bowie

Era il 2004 e David Bowie, dopo l’uscita dell’album Reality del 2003, si ritirava dalle scene musicali. In questi lunghi dieci anni sono girate parecchie voci e speculazioni sul conto del Duca Bianco, puntualmente smentite sul sito ufficiale dell’artista. I fan hanno comunque continuato ad attendere il suo ritorno musicale, o per lo meno a

Era il 2004 e David Bowie, dopo l’uscita
dell’album Reality del 2003, si ritirava dalle
scene musicali. In questi lunghi dieci anni sono girate parecchie
voci e speculazioni sul conto del Duca Bianco, puntualmente
smentite sul sito ufficiale dell’artista. I fan
hanno comunque continuato ad attendere il suo ritorno musicale, o
per lo meno a sperarlo. E, alla fine, la loro lunga attesa è
stata premiata: lo scorso 8 gennaio – in occasione del suo 66°
compleanno – David Bowie annunciato a sorpresa l’uscita del suo
nuovo album intitolato The Next
Day
, prevista per l’11 marzo per il mercato europeo e
il 12 marzo per quello americano, e lo ha fatto anticipando al
pubblico il singolo Where are we
now?
, immediatamente numero uno nelle chatrs di tutto
il mondo.

Qualche giorno fa il quotidiano britannico Daily
Telegraph
ha pubblicato la
recensione
del disco redatta dal critico Neil
McCormick
, che ha regalato 5 stelle a Where are we now? e
scritto: “E’ un enorme piacere riportare che il nuovo album di
David Bowie è una splendida meraviglia: urgente, coraggioso,
bello, intellettualmente stimolante, emotivamente carico, un
fulmine elettrico attraverso il suo proprio mito e il mondo confuso
del ventunesimo secolo”. Grande entusiasmo della critica, quindi,
che è stato confermato dalle vendite. Uscito ieri in Europa,
nel giro di 24 ore il disco è salito alla posizione numero
uno nella top ten album di iTunes di mezzo continente: è
infatti al primo posto in Gran Bretagna, Francia, Germania,
Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda,
Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Svezia a Svizzera.

Anche sul mercato americano è schizzato al primo posto e ora
si fanno già le previsioni su un futuro tour e sulla
possibilità di rivedere il Duca dal vivo: anche se il
produttore Visconti ha più volte escluso questa
possibilità, recenti dichiarazioni di Gerry
Leonard
, chitarrista e collaboratore di Bowie, a

RollingStone America hanno aperto uno spiraglio: “Direi che le
possibilità che succeda qualcosa si aggirano intorno al 50%.
Mentre in studio suonavamo dal vivo delle canzoni è capitato
che lui dicesse “Questa verrebbe benissimo dal vivo”; e noi ci
guardavamo con intesa e speranza. Altre volte invece, quando
qualcuno accennava a possibili concerti lui alzava gli occhi al
cielo”.

Nel frattempo sono scattate una serie di iniziative celebrative nei
confronti dell’artista parallele all’uscita del disco.
Il canale radiofonico BBC 6Music, per
esempio, festeggierà il ritorno del Duca Bianco con la
“settimana Bowie”: dal 25 al 31 marzo vari presentatori, tra i
quali spiccano Adam Buxton, Marc Riley e Stuart Maconie,
ripercorreranno insieme la carriera dell’artista, proponendo anche
concerti e materiale d’archivio.
Lo stilista inglese Paul Smith ha deciso di
omaggiare il suo amico David Bowie con il lancio di una tshirt in
cotone organico che raffigura la copertina di The next Day.
Infine, il prossimo 23 marzo al Victoria&Albert
Museum
di Londra sarà inaugurata la mostra
David
Bowie is
che celebrerà, fino all’11 agosto
prossimo, l’innovatore musicale e l’icona culturale che Bowie
rappresenta. L’esposizione conterà circa 300 oggetti
provenienti dall’archivio personale del musicista come manoscritti
delle canzoni, costumi, scenografie, materiale audiovisivo,
fotografie, strumenti e realizzazioni artistiche.

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