
Le energie rinnovabili sono il futuro. E il presente. L’èra dei combustibili fossili è al tramonto, in Italia e nel resto del mondo.
SES è un nuovo sistema per raggiungere l’autonomia energetica. Permetterà di diventare produttori e consumatori di energia in modo autonomo
Un nuovo sistema per raggiungere l’autonomia energetica è stato presentato in occasione di SolarExpo, la fiera delle energie rinnovabili, dal gruppo Energy Resources, azienda italiana specializzata in progetti per lo sviluppo sostenibile: impianti da fonte rinnovabile, edilizia sostenibile, efficienza energetica e mobilità sostenibile.
SES (Smart Energy System), è stato pensato per tutti quei cittadini che vogliano diventare produttori e consumatori di energia in modo completamente autonomo: “È quella che noi chiamiamo ‘democrazia energetica’ – spiega Matteo Cavalletti, della Divisione Ricerca ed Innovazione di Energy Resources – liberi dalle imposizioni del mercato e liberi di consumare l’energia che produciamo. Crediamo che questo sia il futuro delle fonti rinnovabili”.
Il sistema infatti permette di diventare una piccola centrale elettrica, eliminando di fatto le dispersioni e i carichi sulla rete, ma in grado comunque di comunicare con essa: sia nel caso di sovrapproduzione o di necessità di elettricità, il sistema gestisce in autonomia la richiesta.
Il cuore dell’impianto è il sistema di accumulo ovvero le batterie al litio o piombo che, in un impianto da 3 kW, è in grado di accumulare dai 15 ai 20 kW, sufficienti per un utenza media domestica. In pratica l’impianto fotovoltaico produce l’energia elettrica, la pompa di calore pensa all’acqua calda e alla climatizzazione, mentre un software controlla e gestisce tutti i flussi energetici.
“La differenza con gli altri sistemi – sottolinea Cavalletti – è che questo è stato pensato per rimanere ‘on grid’, ovvero per rimanere collegati al contatore Enel e consentire quindi di pagare solo il fisso, mentre sarà possibile godere ancora degli incentivi dovuti al nostro impianto”. Il guadagno in caso di bassi consumi, è garantito.
L’investimento iniziale, che varierà da cliente a cliente in base alle proprie necessità, potrà essere coperto: “nel giro di circa 8-10 anni, un po’ come accade per un impianto fotovoltaico”, spiega Cavalletti.
In un momento in cui il prezzo dell’energia sale costantemente e in cui anche l’incentivazione al fotovoltaico vedrà un drastico calo, meglio pensare al futuro. E il futuro di certo è l’indipendenza energetica.
Sono sempre più numerose le aziende che propongono e forniscono un sistema di accumulo per l’autonomia energetica in casa chiavi in mano: impianto solare termico, con impianto fotovoltaico e un pacco batterie al litio. Se alcuni anni fa sembrava estremamente costoso e poco praticabile, oggi i costi risultano essere diminuiti, mentre aumentano le offerte. La scelta di raggiungere l’autonomia energetica anche attraverso un impianto fotovoltaico on grid non è più cosi’ visionario: si potrà modulare l’energia immessa in rete con quella immagazzinata, in base alle proprie esigenze.
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