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A due anni dal suo lancio, il 7 dicembre entrerà in vigore l’accordo che istituisce l’Alleanza solare internazionale, guidata dall’India.
L’Alleanza solare internazionale, annunciata il 30 novembre 2015, mentre si svolgeva la Cop 21 di Parigi, diventerà realtà il prossimo 7 dicembre. A due anni dal lancio, l’iniziativa – proposta dall’India ad oltre cento nazioni di tutto il mondo – è stata infatti firmata da un gruppo di 44 governi. Ne fanno parte molte delle nazioni che presentano i tassi di irraggiamento solare più alti al mondo, tutte situate tra il Tropico del Cancro e quello del Capricorno, nella cosiddetta “sunbelt” (“cintura solare”). E presto si potrebbe aggiungere anche la Cina.
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— NRDC India (@NRDC_India) 20 novembre 2017
L’obiettivo è di riuscire a consorziare gli stati che vi hanno aderito, al fine di generalizzare l’uso delle fonti rinnovabili, sulla base di un ambizioso piano di transizione energetica che verrà attuato nel corso dei prossimi decenni. Per farlo, però, serviranno ingenti finanziamenti: “Ci vogliono mille miliardi di dollari. È il prezzo che dobbiamo pagare per salvare l’umanità e per promuovere un accesso universale all’energia”, ha dichiarato il primo ministro indiano Narendra Modi. Raggiungere la cifra non sarà facile: è per questo che l’esecutivo di Nuova Delhi ha fatto appello alle agenzie delle Nazioni Unite, alla Banca mondiale e a numerosi attori privati e pubblici di tutto il mondo.
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Sempre a tale scopo, dal 19 al 21 aprile 2018 verrà organizzato in India un summit internazionale. L’idea è di consentire a tutti coloro che decideranno di investire nel mega-progetto di rivolgersi ad una sorta di “sportello unico”, al fine di far comprendere facilmente i vantaggi che esistono nel “puntare” sul solare, rassicurando sul tema della trasparenza, sulla stabilità dei prezzi e sulla coerenza delle sovvenzioni. Il tutto anche nell’ottica di fornire accesso all’energia agli 1,2 miliardi di esseri umani che, in tutto il mondo, ne sono ancora sprovvisti sprovvisti: basti pensare che oggi, solamente in India, un terzo della popolazione non può contare su una fornitura.
L’annuncio dell’imminente entrata in vigore dell’alleanza, tra gli stati che l’hanno già ratificata, è stato effettuato nel corso della Cop 23 di Bonn. Tra le personalità presenti, l’ex ministro dell’Ecologia della Francia Ségolène Royal, che ha spiegato come il documento rappresenti “un passo fondamentale nel processo di attuazione concreta dell’Accordo di Parigi”. Il governo transalpino si è per questo impegnato a sostenere finanziariamente l’opera.
ISA Journal Vol- 4 released at COP-23 Bonn Germany. pic.twitter.com/D2jgAdr2yS
— ISA (@isolaralliance) 16 novembre 2017
Per Anand Kumar, segretario di stato del ministero delle Energie rinnovabili indiano, si tratta di “un sogno che si realizza. L’obiettivo dell’India è di raggiungere, entro il 2022, i 100 gigawatt di capacità installata. E di sviluppare al contempo altre fonti pulite”. A livello mondiale, l’obiettivo dell’Alleanza è di raggiungere i mille gigawatt entro il 2030.
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