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Dopo una prima eruzione avvenuta domenica, il vulcano Fuego in Guatemala sta causando molti danni e vittime nei villaggi adiacenti.
Il vulcano Fuego ha iniziato a eruttare intorno a mezzogiorno di domenica in Guatemala causando la morte di almeno 69 persone. Fuego è attivo da tempo, ma questa è la più grande tragedia mai provocata in Centro America da una sua eruzione. Il vulcano dista dalla capitale Guatemala City circa 45 chilometri: le vittime sono soprattutto i cittadini dei villaggi che si trovano alla base del vulcano. Sono stati i detriti e la cenere a provocare i danni maggiori, rendendo l’aria irrespirabile e causando la morte degli abitanti. I soccorsi sono giunti sul luogo subito dopo la prima esplosione e non è da escludere che il vulcano Fuego in Guatemala continui ad eruttare. Il vulcano è spesso attivo durante l’anno ma di solito emette pochi lapilli che non preoccupano la popolazione. Fuego è uno stratovulcano, ovvero ha una struttura geologica a forma di cono con lati ripidi e con frequenti eruzioni. La stessa tipologia del Vesuvio di Napoli e infatti le prime immagini giunte dal Guatemala hanno ricordato a molti gli affreschi e i resti del disastro di Pompei.
Fuego, one of Central America’s most active volcanoes, produced an explosive eruption on June 3 that sent ash billowing 1000s of meters into the air. One of our @NASAEarth satellites captured this image, while another made observations of sulfur dioxide: https://t.co/d7WJvjSHOo pic.twitter.com/eNzibiIzdM
— NASA (@NASA) 4 giugno 2018
A causare il maggior numero di morti è stato una cosiddetta colata piroclastica, un fenomeno che avviene quando gas vulcanici e magma si uniscono in un flusso di detriti che trascina tutto ciò che trova di fronte. I villaggi di San Miguel Los Lotes ed El Rodeo sono stati quelli a subire i danni maggiori. Ancora in questi momenti i cittadini locali stanno cercando di fuggire dalle loro abitazioni o sono alla ricerca di amici e parenti rimasti dispersi. La NASA ha pubblicato un tweet che mostra la nuvola di cenere creata dall’eruzione del vulcano Fuego. Nella giornata di lunedì si sono già svolti i primi funerali delle vittime nella città di Alotenango, insieme a una processione dei sopravvissuti per chiedere aiuti e sostegno al governo del Guatemala e alla comunità internazionale.
Activación del Centro de Operaciones de Emergencia Militar COEM por alerta de erupción del #VolcándeFuego.#365DíasAlServicioDeMiPatria pic.twitter.com/FkLlNu3fFb
— Ejército Guatemala (@Ejercito_GT) 5 giugno 2018
Intanto l’esercito del Guatemala si è recato nei luoghi della tragedia per prestare i primi soccorsi. Secondo alcuni testimoni, la temperatura è ancora troppo alta per avvicinarsi alla base del vulcano e questo impedirebbe ai soldati di muoversi velocemente fra i vari villaggi alla ricerca di sopravvissuti. Il governo locale ha detto che le eruzioni maggiori dovrebbero essere terminate, ma la certezza non può essere data al cento per cento e per questo agli abitanti della zona è stato consigliato di spostarsi. Secondo la BBC, almeno un milione di persone sono state colpite dall’eruzione del vulcano Fuego e dovranno trovare una nuova sistemazione nei prossimi giorni. La speranza è che non piova nelle settimane a venire così da evitare altri problemi nei luoghi colpiti dalla tragedia in Guatemala.
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