Investimenti sostenibili

Esg, le aziende italiane brillano per trasparenza

Buone notizie per chi ci tiene alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg): tante nostre aziende mettono i loro risultati nero su bianco.

Le società sono abbastanza attente e ligie quando si parla di ambiente, società e governance (Esg)? Se lo domandano in modo molto più insistente investitori, addetti ai lavori ma anche semplici cittadini. Forse non molti lo immaginano ma, in quanto a trasparenza, le aziende italiane non se la cavano affatto male. Anzi.

La classifica delle aziende più trasparenti

Questa conclusione emerge dal recente report “Ftse4Good 15-year anniversary report: Past, present and future of sustainable investment”, stilato da Ftse Russell in occasione del quindicesimo anniversario del Ftse4Good, uno dei più celebri indici etici. Come spiega EticaNews, che riporta la notizia, mediamente il 30 per cento delle società rivela specifiche informazioni quantitative sulle proprie politiche ambientali, sociali e di governance. L’Italia fa molto meglio della media, con un 59 per cento che la posiziona al quinto posto della classifica. In testa c’è la Grecia (69 per cento), tallonata da Finlandia (67 per cento), Portogallo e Spagna (60 per cento). Alle spalle delle nostre connazionali, le società norvegesi, ungheresi, francesi e olandesi. C’è da dire, però, che i campioni analizzati sono molto diversi. I panieri di Grecia e Portogallo ad esempio erano composti solo da cinque aziende, quello italiano da 27. Molto più scarni, insomma, rispetto a quelli di Francia (77) e Regno Unito (132). La classifica riguarda tutte le 2.923 società a grande e media capitalizzazione incluse nel Ftse All-World Index, che riguarda 45 paesi.

RankingPaeseTrasparenza su temi EsgAmbienteSocietàGovernanceNumero di aziende
1Grecia69%70%75%58%5
2Finlandia67%77%68%31%13
3Portogallo60%60%71%22%5
4Spagna60%63%70%25%29
5Italia59%62%68%29%27
6Norvegia57%72%53%28%9
7Ungheria57%62%62%33%4
8Francia56%65%66%16%77
9Paesi Bassi48%58%53%16%24
10Colombia47%51%51%24%11

Cosa significa Esg

Esg” non è altro che una sigla che sta per “environmental, social e governance” (ambiente, società e governance). Con questo acronimo si sintetizza una lunga serie di fattori che servono a valutare la sostenibile di un’impresa o di un istituzione. In altre parole, a capire se investire in quel soggetto sia una scelta responsabile o se, al contrario, si rischi di passare sopra a violazioni dei principi in cui si crede. Sul versante dell’ambiente, si valutano l’uso dei combustibili fossili, l’impronta idrica, lo smaltimento dei rifiuti. Dal lato sociale, le condizioni di lavoro dei dipendenti, il rapporto con la comunità locale, la salute e la sicurezza sul lavoro. Per quanto riguarda la governance, invece, l’esistenza di scandali, le politiche fiscali, i bonus dei dirigenti. E così via.

Si parla tanto di ambiente, meno di governance

“Trasparenza sulle tematiche Esg”, però, rischia di essere una definizione piuttosto vaga. Dietro la sigla Esg, infatti, ci sono decine e decine di fattori diversi tra loro. Per l’elaborazione della classifica ne sono stati scelti 34. Mediamente, il 37 per cento delle aziende analizzate è trasparente sui dati ambientali e il 31 per cento su quelli sociali. Il lato della governance è quello più scoperto, con un magro 11 per cento. Bisogna però tener presente il fatto che su quest’ultimo versante siano stati selezionati soltanto pochi indicatori, tutti relativi al contrasto alla corruzione, escludendone altri che sono adottati su scala molto più vasta.

Foto di apertura: AlexD75/Getty Images

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