dal 5 Giugno al 12 Giugno
Torino
Evento diffuso e digitale

È un grande traguardo quello segnato dal festival Cinemambiente 2022 che quest’anno spegne 25 candeline con un’edizione più lunga e ricca di appuntamenti, incontri e proiezioni. Al suo fianco ancora una volta ci sarà LifeGate, come media partner ufficiale.

Nata a Torino nel 1998, la rassegna è stata la prima a portare la cultura ambientale al centro del dibattito nazionale attraverso il cinema, documentando le tematiche più urgenti e spesso anticipando i tempi. Un percorso coraggioso e pionieristico che oggi raccoglie i suoi frutti, assegnando al festival un ruolo di primo piano nel panorama internazionale, anche grazie alla fondazione del Green film network che raggruppa oltre 40 festival ambientali nel mondo.

River
Lo spettacolare documentario River di Jennifer Peedom celebra la natura selvaggia dei fiumi e, al contempo mostra la loro vulnerabilità © Cinemambiente

Cinemambiente 2022, For a green era

Organizzato dal Museo nazionale del cinema e guidato dal direttore Gaetano Capizzi, saldamente al timone fin dalla prima edizione, Cinemambiente 2022 torna come sempre a Torino, dal 5 al 12 giugno 2022, con un cartellone di 87 titoli, tra film, cortometraggi e documentari, provenienti da 25 Paesi. Il claim scelto per l’edizione 2022 è For a green era, con cui si vuole esprimere “la speranza di un futuro in cui sulla distruzione prevalga la cura della Terra”, spiega il direttore Capizzi, riferendosi al drammatico scenario attuale. “Un auspicio, in un momento in cui la guerra nel cuore dell’Europa ci riporta indietro nel tempo e l’immenso dramma umanitario è destinato ad accompagnarsi a un parallelo dramma ambientale, in termini di devastazione dei territori, inquinamento da armi e brusche retrocessioni della prospettata transizione ecologica”.

Quartier generale della manifestazione sarà, come da tradizione, il Cinema Massimo, a pochi passi dalla Mole Antonelliana, sede del Museo nazionale del cinema che a sua volta ospiterà alcuni degli appuntamenti in programma (altri eventi si svolgeranno alla Fabbrica delle “E”, al Binaria Centro Commensale, al Palazzo del rettorato dell’università di Torino, al Circolo dei lettori, all’Imbarchino del Valentino e al Cinema Elios).

Anche quest’anno l’accesso a proiezioni ed eventi sarà gratuita, con possibilità di prenotazione attraverso il nuovo sito www.festivalcinemambiente.it a partire dal 2 giugno. Confermata anche la visione in streaming di tutti i titoli che saranno disponibili (dal giorno successivo alla proiezione in sala e fino al 21 giugno) sulla piattaforma OpenDDB, con una capienza di 500 accessi per ciascun film, sempre prenotabili dal sito del festival.

Coral Ghosts
Nel documentario Coral Ghosts il canadese Andrew Nisker racconta sessant’anni di fotografia subacquea, attraverso l’obiettivo del biologo marino Tom Goreau © Cinemambiente

Da 25 anni una lente sul nostro Pianeta

Grandi meriti di Cinemambiente sono senz’altro la lungimiranza e la costanza con cui per un quarto di secolo il festival si è occupato di portare i temi della sostenibilità e dell’ecologia al centro del dibattito pubblico. Con un occhio vigile sulle problematiche ambientali ha dato voce a tutti quei registi, uomini e donne di cultura che hanno saputo cogliere i temi via via più urgenti, dal problema del buco nell’ozono all’allarme dei cambiamenti climatici che affligge la nostra epoca. “Oggi non sono diverse solo le emergenze del Pianeta. Anche il cinema ambientale è molto cambiato. Ha affinato le sue qualità espressive, il suo linguaggio, la sua capacità di trasmettere contenuti anche complessi a una platea sempre più vasta”, spiega Gaetano Capizzi. “In questo senso, il cinema ambientale di oggi si può considerare a buon diritto un modello di quella comunicazione scientifica efficace tanto invocata e dibattuta durante la pandemia”.

Meriti sottolineati anche da Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, presidente e direttore del Museo nazionale del cinema, convinti del “valore educativo del cinema come arte che comunica, informa e fa riflettere, raggiungendo tutte le età e utilizzando un linguaggio universale”. Valore confermato dalla volontà del Museo di sostenere e dare forza alle azioni del festival, “non solo nei giorni della manifestazione ma durante tutto l’anno, attraverso le molte attività didattiche per le scuole, per educare e formare le future generazioni”.

Cinemambiente 2022, l’inaugurazione coi Marlene Kuntz

Ad aprire il festival sarà un grande evento in programma il 5 giugno – in coincidenza con la Giornata mondiale dell’ambiente presso la splendida scenografia dell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, dove a partire dalle 21:00 si esibiranno i Marlene Kuntz. Un evento importante, per festeggiare i 25 anni del festival e che “è stato inserito nella top ten della Giornata mondiale dell’ambiente da Unep (il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente ndr)”, come sottolineato dal direttore Capizzi.

Durante la festa la celebre rock band piemontese presenterà il suo nuovo progetto Karma clima che unisce musica e difesa dell’ambiente. “Il 5 giugno diamo il via a un pezzo importante di un processo artistico che sin dall’origine è stato pensato col festival Cinemambiente e col Museo del cinema”, ha spiegato in conferenza stampa il bassista della band Luca Lagash che con i suoi colleghi è stato protagonista di un laboratorio di sessioni itineranti, registrando l’album immersi nell’atmosfera di piccoli borghi del cuneese. “Abbiamo collaborato con tre prototipi di comunità che da trent’anni stanno lavorando alla realizzazione di riqualificazioni architettoniche, sociali e imprenditoriale con parametri sostenibili” ha spiegato Lagash. L’evento è su invito, ma l’intera serata sarà trasmessa in streaming sui canali web di Cinemambiente, Unep, Città di Torino, Museo nazionale del cinema e LifeGate.

Marlene Kuntz
I Marlene Kuntz apriranno la 25esima edizione di Cinemambiente il 5 giugno con il lancio del progetto artistico Karma clima © Michele Piazza

Cinemambiente 2022, il programma della 25esima edizione

È stato “un lavoro intenso” quello richiesto alla responsabile della programmazione Lia Furxhi e al suo team nel selezionare gli 87 titoli in cartellone, sugli oltre tremila arrivati al festival. Una produzione tornata, dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, “agli standard di alta qualità e varietà che caratterizzano il cinema ambientale di nuova generazione” spiegano gli organizzatori. A dettare le scelte i criteri di sempre: vocazione alla ricerca, una documentazione rigorosa e l’attualità dei temi.

La suddivisione delle categorie di Cinemambiente 2022 è quella dello scorso anno, con i due concorsi internazionali dedicati a Documentari e Cortometraggi, e le due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama. Una full immersion di cinema, accompagnata dai consueti incontri dal vivo o in streaming con i registi delle opere.

Stracci docuementario
Nel documentario Stracci Simone Santi parte da Prato per un viaggio in giro per il mondo, alla scoperta dell’impatto che ha sul Pianeta il businesses del fast fashion © Cinemambiente

Documentari

Sono nove i documentari in concorso a Cinemambiente 2022, tutti in anteprima, che ci porteranno in un viaggio intorno al mondo che indaga “le connessioni sempre più profonde e inscindibili tra lo stato del Pianeta e ogni aspetto della vita di quanti lo popolano”. Tra i più attesi c’è River della pluripremiata regista e produttrice australiana Jennifer Peedom che, dopo l’apprezzato Mountain, torna a celebrare la natura selvaggia con questo viaggio dalla sorgente dei fiumi al mare accompagnato dalla voce narrante di William Defoe e l’esecuzione dell’ Australian Chamber Orchestra.

Tra i documentari in gara anche Hot money della regista americana Susan Kucera, con protagonisti l’ex Comandante Supremo delle forze alleate in Europa della Nato, generale Wesley Clark e suo figlio Wes Clark Jr., veterano dell’esercito e attivista ambientale, che analizzano il profondo impatto dei cambiamenti climatici sul sistema finanziario attuale.

Hot Money
Il documentario Hot money di Susan Kucera offre uno sguardo minuzioso sul presente e sul futuro per capire le implicazioni dei meccanismi finanziari © Cinemambiente

Cortometraggi

Diciannove i cortometraggi in gara nella relativa sezione, sempre molto ricca e che quest’anno registra una flessione nel numero di opere di denuncia a favore di una crescente tendenza alla riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente. Gli autori esplorano le conseguenze incalzanti del riscaldamento globale, ma anche le buone pratiche e i nuovi stili di vita, spaziando tra satira, poesia, fiction e documentario. Tra questi anche il provocatorio Apocalypse Baby – We advertise the end of the world, satira pop che mette in scena una televendita in cui la minaccia del clima impazzito non solo non fa paura, ma viene cavalcata per stimolare la voglia sfrenata di shopping del pubblico.

Il cortometraggio tedesco Apocalypse Baby di Camille Tricaud e Franziska Ungeruna è una satira pop sulle derive contemporanee del marketing, dell’edonismo e dell’individualismo © Cinemambiente

Made in Italy

Dopo il successo dello scorso anno, torna anche la sezione non competitiva dedicata al cinema ambientale nazionale, Made in Italy, con un elenco di 33 titoli tra corti, medi e lungometraggi, live action e animazione. Gli autori riflettono soprattutto sul nostro legame con la natura e il paesaggio, con un occhio puntato anche sul sistema alimentare mondiale e sulle sue responsabilità nel compromettere l’equilibrio del Pianeta. Tra questi il documentario Speck – Un destino cambiato, in cui un infiltrato sotto copertura ci introduce all’interno degli allevamenti intensivi, per mostrarci da vicino cosa accade.

Speck - Un destino cambiato
Il documentario italiano Speck – Un destino cambiato di Martina Scalini, autrice, documentarista e attivista ci introduce negli allevamenti intensivi © Cinemambiente

Panorama

Infine, torna a Cinemambiente 2022 la sezione Panorama che presenta grandi classici da rivedere e film di recentissima produzione, inediti o meno in Italia, che meritano una più ampia circolazione per la loro qualità e rilevanza artistica o scientifica. Tra i dodici lungometraggi in programma da non perdere A traveller’s guide, documentario sull’impatto che il turismo di massa ha sul nostro pianeta.

A traveller's guide
Il documentario A traveller’s guide degli olandesi Ton Van Zantvoort e Josefien Van Kooten racconta l’impatto che il turismo di massa sul pianeta, e affronta il nostro rapporto con la natura e gli animali © Cinemambiente

Bambini, eventi e virtual reality 

Per i più piccoli, Cinemambiente propone anche Ecokids, una sezione dedicata alle famiglie con undici cortometraggi, quasi tutti di animazione, che hanno come protagonisti i bambini stessi e il loro rapporto con la natura e con l’ambiente o gli animali.

Oltre alle proiezioni non mancheranno anche i tradizionali appuntamenti della sezione Ecoeventi, quest’anno particolarmente ricca, con esposizioni, masterclass, presentazioni, dibattiti e incontri con esperti e ospiti di rilevanza internazionale, tra cui Vandana Shiva, special guest dell’edizione 2022.

Per gli amanti della virtual rality torna anche Cinemambiente Vr, con una programmazione quotidiana di film in cui immergersi in solitaria, indossando gli appositi visori messi a disposizione nelle prime due sale permanenti allestite al Museo nazionale del cinema.

Si viene de la Tierra
Il corto Si viene de la Tierra di Katalin Egely è un cut-out animation che racconta l’incontro di una bambina con la magia di un mondo sostenibile © Cinemambiente

Ospiti e premi speciali

Ad aprire l’edizione di Cinemambiente 2022 sarà l’immancabile appuntamento con Il punto di Luca Mercalli con il quale il celebre metereologo e divulgatore scientifico illustrerà lo stato di salute del Pianeta, analizzando anche le conseguenze ambientali della guerra n Ucraina.

Ospite di gran lustro dell’edizione 2022 sarà, come anticipato, la grande teorica dell’ecologia sociale Vandana Shiva, fisica quantista, filosofa ed economista che riceverà il premio Dalla Terra alla Terra, assegnato alla figura o al film che meglio illustra le problematiche legate al suolo, alla sua protezione dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, e alla produzione alimentare sostenibile.

Novità di questa 25esima edizione sarà il Il Premio Ciak Verde, istituito dal festival insieme a Legambiente per premiare chi, nel mondo del cinema e dello spettacolo italiano, si sia distinto per il suo impegno nella salvaguardia del pianeta, mettendo a disposizione la propria immagine per sensibilizzare il pubblico sulla gravità della crisi climatica. A riceverlo sarà Alessandro Gassmann che quest’anno ha pubblicato insieme a Roberto Bragalone il libro Io e i #GreenHeroes. Perché ho deciso di pensare verde (Piemme).

Mi sento responsabile: anche io per 57 anni ho guidato, consumato, bruciato, riscaldato… Vorrei che mio figlio avesse un ricordo di suo padre come di una persona che a un certo punto ha cercato di recuperare in parte il danno fatto.

Alessandro Gassman

Tra gli ospiti speciali di quest’anno anche il regista indipendente e poeta delle immagini Franco Piavoli, che torna al festival 25 anni dopo la proiezione del suo film Il pianeta azzurro, per ricevere il Premio Stella della Mole (destinato a un artista che, attraverso il linguaggio cinematografico, rifletta nella sua opera temi legati all’ambiente e alla natura).

Alla poetessa e scrittrice Antonella Anedda andrà, infine, il premio La Ghianda, destinato ad un’autrice o autore che nel corso del proprio percorso letterario e artistico abbia dedicato con passione la scrittura ad un’indagine profonda e personale sull’ambiente, il paesaggio e la natura.

L’appuntamento con Cinemambiente 2022 è dal 5 al 12 giugno a Torino e in streaming.

Info e prenotazioni su www.festivalcinemambiente.it