Dove vedere Food for profit, il docufilm di Giulia Innocenzi

Il documentario sul legame tra industria della carne, lobby e potere politico, è visionabile esclusivamente nelle sale che scelgono di proiettarlo.

  • Food for profit è il docufilm di Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi che racconta le connessioni tra l’industria agroalimentare, le lobby politiche e i loro impatti su ambiente, animali e società.
  • Nonostante il budget limitato e la sua distribuzione indipendente, il film è diventato un fenomeno culturale in tutto il territorio nazionale.
  • Al momento, il film non è accessibile via streaming e le sale cinematografiche, le associazioni, le scuole e le persone che vogliono organizzare una proiezione, possono farlo contattando gli autori attraverso il sito ufficiale del documentario.

Food for profit è il documentario diretto da Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi che si addentra nelle complessità e nelle contraddizioni del sistema alimentare attuale, mettendo in luce come le pratiche di produzione e distribuzione del cibo, e in particolar modo quelle utilizzate negli allevamenti intensivi, influenzino non solo l’ambiente, ma anche le economie locali e la salute umana.

Gli allevamenti intensivi di polli documentati nell’inchiesta © Food for profit

Un lavoro di inchiesta durato cinque anni che, attraverso confronti con allevatori, multinazionali e politici, ma anche indagini condotte da una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, svela la realtà che si cela dietro le eccellenze europee della produzione di carne e formaggio, mostrando le dinamiche di potere che legano industria della carne, lobby e i massimi vertici politici europei.

Food for profit: un film indipendente

In un’epoca in cui l’accesso alla cultura e all’informazione passa sempre più spesso attraverso piattaforme digitali e grandi circuiti di distribuzione, Food for profit ha scelto un percorso alternativo

Prodotto con un budget di circa 250mila euro, il documentario ha adottato una strategia di diffusione indipendente. Nonostante la mancanza di supporto da parte di una grande casa di distribuzione, in poco tempo si è trasformato in un caso di grande interesse a livello nazionale, collezionando centinaia di proiezioni su tutto il territorio italiano.

Proiettato per la prima volta il 22 febbraio scorso al Parlamento europeo di Bruxelles, al momento il film non è accessibile via streaming: chi è interessato può vederlo partecipando a una delle tante proiezioni organizzate direttamente dalle sale cinematografiche. Le sale che vogliono ospitare Food for profit possono farlo contattando gli autori, attraverso il sito ufficiale del documentario. 

Dove vederlo

Il successo è tale che molte richieste sono arrivate non solo da sale, ma anche da associazioni, scuole, gruppi di acquisto solidale e singoli cittadini desiderosi di portare il documentario nelle proprie città. L’elenco aggiornato delle proiezioni è consultabile sul sito ufficiale, che viene costantemente aggiornato con nuove date. Il fenomeno che il film sta vivendo conferma il suo successo, con proiezioni programmate fino a novembre prossimo.

Il successo di Food for profit

Il documentario è diventato un significativo fenomeno culturale proprio per il suo approccio radicale e indipendente nel portare alla luce le connessioni tra l’industria agroalimentare, le lobby politiche e i loro impatti su ambiente, animali e società, evidenziando come il concetto di “benessere animale” sia spesso manipolato per nascondere pratiche crudeli e come le politiche agricole sostengano sistemi di produzione insostenibili, con gravi conseguenze per la salute umana e l’ambiente.​

Nonostante le minacce di querele e le diffide da parte di diverse aziende ed esponenti politici e le sfide poste dalla distribuzione indipendente, Food for profit ha suscitato reazioni nel pubblico che hanno innescato profondi dibattiti e riflessioni sul sistema alimentare globale e sulle sue alternative più sostenibili.

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