
Il festival di Vidas 2024 affronterà i temi della paura e della libertà. Incontro si svolge anche quest’anno al Teatro Franco Parenti.
Il festival di Vidas 2024 affronterà i temi della paura e della libertà. Incontro si svolge anche quest’anno al Teatro Franco Parenti.
Una rassegna animata da dialoghi, laboratori esperienziali per adulti e bambini, installazioni e performance, un viaggio tra scienza e neuroscienza, sport estremo e letteratura, arte e filosofia, antropologia e psicanalisi. È Incontro, festival culturale promosso da Vidas dal 18 al 20 ottobre 2024 al Teatro Franco Parenti di Milano. L’ingresso è libero e gratuito, previa prenotazione sul sito dell’ente.
Il filo conduttore di questa edizione, la terza, è il binomio “paura e libertà”. Cosa accade quando la battuta d’arresto e lo slancio entrano in connessione? Che forma prende la paura della libertà? Quando ci concediamo di essere liberi di aver paura? Attraverso una molteplicità di voci ed esperienze, il festival Incontro indaga le possibili risposte a questi interrogativi così attuali, che fanno da sempre parte del cammino di Vidas.
“Quest’anno Incontro allarga ancora di più l’orizzonte con un binomio di tematiche che riguardano tutti noi da vicino, in ogni età della vita,” afferma Raffaella Gay, Direttrice comunicazione e discipline umanistiche di VIDAS. “Un orizzonte che parte dalle generazioni più giovani, con la giornata di apertura dedicata agli studenti delle scuole superiori, per raccogliere le loro voci, i loro pensieri, il loro sguardo. Uno spazio, ancora una volta per incontrarsi, creando ponti, superando barriere, aprendo dialoghi, grazie anche alla varietà degli ospiti, per affrontare temi troppo spesso considerati tabù”.
Enrico Falk, consigliere di Fondazione Alia Falck, spiega: “Sosteniamo Vidas e il festival Incontro perché crediamo che affrontare paure e tabù sia essenziale per una società più libera e generazioni consapevoli. Il tema di quest’anno, paura e libertà, è particolarmente importante per i giovani, aiutandoli a trasformare la paura in una forza positiva e costruendo le basi per un dialogo aperto.”
Nella seconda e terza giornata di Festival la parola passerà a Massimo Recalcati, Vivian Lamarque, Jonathan Bazzi, Ferruccio de Bortoli, Amalia Ercoli Finzi, Vittorio Lingiardi e Michela Giraud, solo per citare alcuni degli oltre 40 ospiti che animeranno Incontro.
Per tutto il week-end non mancheranno inoltre installazioni e mostre d’arte che hanno coinvolto bambini e ragazzi di provenienze diverse (pazienti, fratelli e sorelle, studenti del Liceo) chiamandoli a esprimere la propria personale e comunitaria visione di paura e libertà.
Da non perdere la performance di dieci giovani atlete professioniste della Fgi di ginnastica artistica che celebreranno la vulnerabilità e l’imperfezione del corpo (sabato 19, h 20.00) e il lancio del primo podcast di Vidas, dal titolo L’unica cosa certa, che intende infrangere il tabù delle parole lutto e morte (sabato 19, h 12.30).
Il programma sul sito Vidas.
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