Quando Giovanna Cavazzoni decise di fondare un’associazione di volontari col mandato di accompagnare i malati inguaribili nell’ultimo tratto di vita, il concetto di cure palliative era ben lungi dall’essere noto e, persino, normato e sancito come diritto di ogni malato. In quel primo anno i malati assistiti furono venti. Oggi, che esiste una legge sul fine vita (la numero 38 del 2010) e Vidas ha esportato il proprio modello a numerose realtà in tutta la Penisola.

I numeri di Vidas

L’associazione ogni anno raggiunge e prende in carico gratuitamente, all’interno dei tre setting di domicilio, hospice e day hospice, a Milano, Monza e in 112 comuni delle due province, 1.600 pazienti. Un servizio garantito da équipe sociosanitarie affiancate da volontari selezionati e formati per il sostegno al paziente e alla sua famiglia che dal 2015 Vidas si è esteso anche ai bambini e adolescenti affetti da malattie inguaribili con un’équipe pediatrica che opera a domicilio.

A ottobre 2016 è partita la costruzione della Casa Sollievo Bimbi dove i minori potranno essere seguiti sia in ampio day hospice sia nei mini appartamenti per l’accoglienza dei minori malati e di uno o più famigliari. Il termine dei lavori è previsto entro fine settembre 2018. Oltre 32mila sono stati i malati assistiti in 35 anni di attività con cure competenti e amorevoli, per garantire la dignità della vita fino all’ultimo istante.