Fake Chemical State – Skin

Fake Chemical State – Skin La voce femminile che ha scandito il rock degli anni ’90 è tornata con il suo secondo disco da solista. Skin ha cambiato registro rispetto al suo debutto (?Fleshwounds? – 2003). “Fake Chemical State” è infatti un disco che sa di rivincita, dopo le fratture del primo ecco il rock

Fake Chemical State – Skin

FakeChemicalState

La voce femminile che ha scandito il rock degli anni ’90 è
tornata con il suo secondo disco da solista.
Skin ha cambiato registro rispetto al suo debutto (?Fleshwounds? –
2003). “Fake Chemical State” è infatti un disco che sa di
rivincita, dopo le fratture del primo ecco il rock potente e
pungente di ?Fake Chemical State?: un nome, un programma. Ma la
musica? Rock forte e ben suonato, condotto dalla sua voce
inconfondibile, che scandisce testi che sanno di arrabbiatura e
pene d?amore ormai superate, una critica alla società che ci
vorrebbe omolgati ad uno stato di trance continuo e tante
distorsioni di chitarra.
Ma non mancano i momenti dove la voce violenta di Skin diventa
angelica come solo lei sa fare (“Movin?”, “Purple” e “Falling For
You”), l’ispirazione per il disco ce la spiega lei: ?Mi sono
riaffacciata al mondo girando per locali, mettendo dischi e
ascoltando nuovi gruppi, dai Bloc Party ai Clor, poi White Teeth e
Noisettes?. E si sente, aggiungiamo noi.
Traccia più bella: ?Don’t Need a Reason?

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