Eutopia, il nuovo ep dei Massive Attack dedicato all’emergenza climatica

Eutopia dei Massive Attack è il nuovo ep di denuncia politica su alcune questioni globali come emergenza climatica, paradisi fiscali e reddito universale.

A dieci anni dall’uscita di Heligoland, il loro più recente disco da studio datato 2010, e a quattro anni da Ritual spirit e The spoils, rispettivamente ep e singolo usciti nel 2016, venerdì scorso i Massive Attack hanno rilasciato il nuovo ep, per meglio dire visual ep, Eutopia.

Scritto e prodotto da 3D Robert del Naja e Mark Donne, regista e scrittore londinese che in passato ha già collaborato con il duo di Bristol, e anticipato soltanto da una serie di post su Instagram qualche giorno prima, l’ep contiene tre nuovi brani diffusi esclusivamente su Youtube, accompagnati da altrettanti videoclip.

Eutopia: musica, parole e immagini

Per la produzione della parte musicale di Eutopia, i Massive Attack si sono affidati alle collaborazioni di tre gruppi e artisti: gli Algiers, band americana di Atlanta con cui i pionieri del trip-pop hanno già collaborato, Saul Williams, rapper, poeta e attore statunitense, e gli Young Fathers, gruppo musicale alternative rap scozzese molto legato ai Massive Attack.

Ma la caratteristica di Eutopia è quella di contenere sostanziose parti parlate, che probabilmente rappresentano la vera anima di questo nuovo progetto: discorsi molto articolati di personalità politiche ed esperti come Christiana Figueres, ex segretaria esecutiva della convenzione quadro dell’Onu sul cambiamento climatico, l’economista Guy Standing, professore della Soas University di Londra e teorico del universal basic income o reddito minimo universale, e lo studioso francese Gabriel Zucman, noto per le sue ricerche sui paradisi fiscali e guru della wealth tax (la tassa sulla ricchezza).

“Lavorando con questi tre esperti, abbiamo creato un dialogo sonoro e visivo su questioni globali e strutturali come l’emergenza climatica, i paradisi fiscali e il reddito di base universale”, ha affermato Robert Del Naja.

Fonte di ispirazione del progetto è il romanzo Utopìa (L’utopia), di cui tre estratti chiudono ciascun video. Scritto da Thomas More (italianizzato Tommaso Moro) e pubblicato in latino aulico nel 1516, il libro descrive una società immaginaria e i suoi usi e costumi sociali, politici e religiosi.

Non c’è mai carenza di orribili creature che predano gli esseri umani, strappano via il loro cibo o divorano intere popolazioni; ma esempi di saggia pianificazione sociale non sono così facili da trovare…

Thomas More, Utopia

Eutopia, un vero e proprio atto politico

I Massive Attack sono da sempre in prima linea per i diritti umani, l’uguaglianza e le questioni ambientali: tra le altre cose hanno appoggiato il movimento di disobbedienza per il clima Extinction Rebellion, così come il nuovo movimento dei giovani di tutto il mondo contro il cambiamento climatico guidato da Greta Thunberg.

A quattro anni di distanza dagli ultimi lavori, la band di Bristol torna con nuovo materiale inedito e pubblica un ep dalle forti connotazioni politiche con cui pone l’accento su alcuni problemi globali e strutturali che la recente emergenza sanitaria ha solamente acutizzato.

Con l’aiuto dei tre esperti chiamati a collaborare, il messaggio politico sembra essere chiaro: in un periodo in cui si sta molto discutendo del rapporto tra musica e politica (e viceversa), i Massive Attack si schierano ancora una volta dalla parte di chi pensa che la musica debba anche essere attivismo.

Robert Del Naja dei Massive Attack durante una performance live.
Robert Del Naja dei Massive Attack sul palco del Westonbirt Arboretum © Simone Joyner/Getty Images

La band stessa lo ha espressamente dichiarato in una nota che ha lanciato il nuovo lavoro:

“Il recente lockdown ha messo in luce i migliori aspetti, ma anche i peggiori difetti dell’umanità. Quel periodo di incertezza e ansia ci ha costretti a meditare sull’ovvia necessità di cambiare i sistemi dannosi in cui viviamo (…) Lo spirito di questo ep, i suoi elementi e le sue idee non hanno nulla a che fare con le nozioni ingenue di un mondo ideale e perfetto; tutto ciò con cui ha a che fare è l’urgente e pratico bisogno di costruire qualcosa di meglio. In questo senso, Eutopia non è solo un errore di ortografia”.

L’emergenza climatica nel nuovo brano dei Massive Attack

Il brano in collaborazione con gli Algiers è specificatamente dedicato all’emergenza climatica e ospita un accorato discorso di Christiana Figueres, che è stata segretaria esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tra il 2010 e il 2016, che spiega chiaramente come la recente crisi sanitaria abbia accelerato l’impatto di una situazione globale già critica in precedenza, acuendo il disordine economico e accentuando la sofferenza sociale.

“Il futuro che scegliamo dovrebbe essere quello della resilienza, a partire dall’allineamento del sistema alimentare ai quattro principi stabiliti dalla Fao: disponibilità, accesso, utilizzo e stabilità. L’energia è un altro settore che deve essere trasformato”, dice nel suo discorso, in cui parla dei combustibili fossili e di come il suo uso stia inquinando i nostri polmoni e caricando la nostra atmosfera, entrambi a livelli potenzialmente letali.

L’intento è quello di evidenziare come il futuro del Pianeta sia nelle mani di tutti, “aziende, investitori e cittadini”, ma soprattutto governi, il cui ruolo non è mai stato così cruciale come oggi: “Siamo più forti e più resistenti insieme. Avremo bisogno di questa solidarietà per affrontare il futuro”.

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