![La foresta pluviale del Galles tornerà al suo antico splendore](https://cdn.lifegate.it/JwG9LiDrEeQNwFqGExVLmnqOZO0=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foresta-galles.png, https://cdn.lifegate.it/koNOxPot91AvOOw8uEhabYpHks0=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foresta-galles.png 2x)
Grazie a un incredibile progetto sarà ripristinata la foresta pluviale temperata in Galles, riportando la natura del passato celtico.
Il cielo che ci accompagna verso l’inverno si riempie di magia, grazie agli storni. Perché avvengono queste coreografie?
In questo periodo che ci accompagna verso l’inverno il cielo si riempie di magia. Immersi nei colori infuocati dei tramonti danzano armoniosi stormi di uccelli. Anche al sorgere del sole questi stormi si alzano in cielo e creano forme enormi e svariate. Sono gli storni (Sturnus vulgaris), passeriformi lunghi circa 20 centimetri, con il piumaggio nero lucente, in estate, più scuro in inverno.
Franco Battiato cantava:
Volano gli uccelli volano–nello spazio tra le nuvole–con le regole assegnate–a questa parte di universo…
Si potrebbe pensare che anche questi stormi di storni siano organizzati e condotti da uno o più individui, perché queste coreografie sono degne dei migliori spettacoli di danza. Non è così. Questo show non è diretto da nessuno, ma ognuno si adegua al suo vicino.
Non essere catturati dai predatori, come il falco pellegrino, è la regola principale. Da qui che nasce tutto. Ogni storno impara ovviamente a non collidere con un altro. Così, quando sono a stretto contatto, uno si allontana. Allontanandosi esce dal gruppo e diventa una facile preda. Quindi, per non essere catturato, ritorna all’interno del gruppo, cercando di infilarsi nel centro. Immaginate questa molla per centinaia di migliaia di individui, il risultato è magico.
In questo periodo dell’anno sono così numerosi perché, alle popolazioni già presenti , si uniscono quelle del nord Europa che raggiungono climi più caldi. Per questo motivo, a partire da settembre, si ha il picco della migrazione e si contano milioni di individui.
Perché vivendo nelle grandi città devono fare i pendolari per andare a mangiare. Si spostano ogni mattina verso le campagne, per raggiungere i campi dove banchettano, per poi far ritorno alle città al calar del buio. Le città sono ambienti perfetti per la loro stabilizzazione. Pali della luce e grandi alberi sono i posti migliori per riposarsi e riscaldarsi durante l’inverno.
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