Prati incolti e selvaggi contro il tragico declino delle farfalle nel Regno Unito

Negli ultimi 50 anni le popolazioni di farfalle nel Regno Unito hanno registrato cali demografici, il 2024 è stato il peggiore. Gli scienziati chiedono di non tagliare l’erba dei giardini per aiutare il loro ritorno.

  • Nel 1976 è iniziato un monitoraggio demografico delle popolazioni di farfalle nel Regno Unito
  • Il 2024 è stato l’anno peggiore per molte specie
  • Distruzione di habitat, pesticidi, inquinanti e cambiamento climatico stanno mettendo a dura prova le farfalle

Nel 1976 l’organizzazione Butterfly conservation ha iniziato un programma di monitoraggio sulle condizioni delle popolazioni di farfalle nel Regno Unito. Grazie all’aiuto di diversi volontari è stato possibile eseguire il monitoraggio in ben 3.552 siti. È emerso che su 59 specie di farfalla ben 31 hanno registrato un calo numerico. Più della metà delle popolazioni di farfalla è in declino. Oltretutto la situazione è peggiorata, facendo registrare il 2024 come peggior anno in numero di farfalle in tutto il Paese. L’anno scorso solamente 8 specie su 59 non hanno subito cali demografici.

Il declino a lungo termine delle farfalle nel Regno Unito

I risultati numerici del monitoraggio delle farfalle possono variare di anno in anno, principalmente poiché le singole popolazioni di specie fluttuano a seconda delle condizioni meteorologiche annuali. Ad esempio il 2024 è stato caratterizzato da una primavera umida seguita da un’estate relativamente fresca. Una delle cause maggiori di questo declino, secondo gli esperti responsabili del programma, siamo noi umani e il nostro modo in cui gestiamo il paesaggio. In poche parole distruzione degli habitat e utilizzo di pesticidi ed inquinanti. Tuttavia, anche il cambiamento climatico sta facendo sì che le condizioni meteorologiche insolite siano sempre più frequenti.

tortoiseshell butterfly
La farfalla Aglais urticae è quella che ha fatto registrare i dati peggiori per il 2024 crollando dell’86 per cento dal 1976 © Natural England/Allan Drewitt

Le popolazioni di farfalle in maggior declino

Nel 2024 molte specie di farfalle hanno registrato un calo demografico e in particolare per nove specie, tra cui la Pyrgus malvae, la Leptidea juvernica e la Polyommatus coridon, lo scorso anno è stato il peggiore con forti cali. Tra le altre specie hanno subito perdite significative sul lungo periodo troviamo la Aglais urticae crollata dell’86 per cento negli ultimi 49 anni e la Pieris napi, diminuita del 28 per cento. Per le farfalle più comuni, che vivono nei giardini, parchi e zone rurali, il 2024 è stato il loro secondo anno peggiore. Tra queste, tuttavia, 6 specie hanno mostrato un aumento del loro numero dal 2023.

Pieris napi
La farfalla Pieris napi ha mostrato un calo del 28 per cento dal 1976 © Conall/Flickr

Rimane una speranza per le farfalle

Richard Fox, dottore e responsabile scientifico del Butterfly conservation – gruppo che ha realizzato questo monitoraggio – ha affermato che quando le farfalle sono in declino, sicuramente ci sono problemi con l’ambiente, poiché sono importanti indicatori della salute ambientale. Di fatti, l’uso di pesticidi e la perdita di habitat ricchi di biodiversità mette in ginocchio le popolazioni di farfalle, e non solo.

Anche le condizioni climatiche influenzano le popolazioni di farfalle. Con il maltempo, le popolazioni già indebolite sono estremamente vulnerabili e non riescono a riprendersi. Continuando Fox, lascia una speranza: “Questa situazione è reversibile”. Il cambiamento è possibile, ha esortato le persone a lasciare che i loro giardini crescano in modo selvaggio e libero, lasciando l’erba alta durante l’estate cosicché si crei un ambiente ideale a far aumentare il numero e le varietà di farfalle.

Anche se non ci rendiamo conto i piccoli gesti che compiamo quotidianamente hanno un effetto su ciò che ci circonda. Riuscire a far riprendere la natura, semplicemente curando adeguatamente il nostro giardino di casa, può essere possibile. La sopravvivenza di tantissimi organismi può dipendere anche da noi.

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