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Chi lo consiglia e chi no, torna il dibattito sul vaccino contro l’influenza per gli anziani. I dati del Censis e dell’Istituto superiore della sanità.
L’inverno per fortuna deve ancora arrivare, ma la stagione dell’influenza si avvicina già quasi inevitabile per molti. E come ogni anno riparte la campagna sul vaccino antinfluenzale per gli anziani: un sistema di prevenzione che tutti gli ultracinquantenni (la fascia di popolazione cui è rivolta) conoscono, ma che solo la metà di loro, o poco più, ritiene davvero utile. Eppure, secondo l’Istituto superiore di sanità, solo lo scorso anno sono morti almeno 15mila anziani per cause dovute alle complicazioni di quella che inizialmente era una banale influenza.
Secondo una ricerca condotta dal Censis sulle conoscenze, gli atteggiamenti e i comportamenti degli italiani over 50 sull’influenza e sulla propensione alla vaccinazione antinfluenzale, praticamente tutti (il 96,8 per cento) sanno dell’esistenza di un vaccino antinfluenzale. Ma se quasi tutti lo considerano consigliabile per i soggetti affetti da patologie dell’apparato respiratorio, solo sei su dieci lo ritengono invece utile anche per se stesso, se si considerano persone in salute. Questo probabilmente perché è invece insufficiente la conoscenza dei rischi che comporta l’influenza stagionale per le persone anziane: solo il 43 per cento degli over 50 infatti sa che sono possibili complicanze anche letali, come per esempio una polmonite.
La copertura vaccinale degli over 65 si è ridotta al 52%: una percentuale pericolosamente lontana dall’obiettivo del 75% #influenza #sanita — Censis (@FonteCensis) 11 ottobre 2017
Questi dati, insieme all’accesissimo dibattito che ha accompagnato nei mesi scorsi l’introduzione dell’obbligatorietà dei vaccini per dieci virus sui bambini fino ai 6 anni, preoccupano il presidente dell’Istituto italiano di sanità Walter Ricciardi, che spiega: “È chiaro che non possiamo introdurre un obbligo vaccinale per gli anziani, ma dobbiamo muoverci verso un nuovo obiettivo, una campagna per la vaccinazione, perché l’Italia, insieme alla Gran Bretagna, è il paese europeo che sta avendo il maggior picco di mortalità per cause legate all’influenza tra gli anziani, anche per i pochi vaccini: di solito ogni anno 8 mila persone muoiono per complicanze da influenza, lo scorso anno invece ne abbiamo avuti molto di più, tra i 15 e i 20mila. Dobbiamo gestire in maniera politica il problema, perché non possono esserci medici che non solo non raccomandano il vaccino, ma addirittura lo sconsigliano”.
Nello scorso inverno 2016-2017 solamente la metà degli over 50 ha fatto il vaccino antinfluenzale, e secondo il Censis molto può dipendere dal grado di fiducia che si ha verso le vaccinazioni: in troppi (quasi il 16 per cento) si fidano “poco” o “per niente”.
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