Oggi compie 70 anni. La sua voce è blues, rauca, sofferta, tirata, rabbiosa… è Joe Cocker. Famoso anche per la fisicità unica delle sue performance, è senza dubbio uno dei più grandi interpreti della storia del rock. Tra le sue doti principali c’è infatti quella di prendere i pezzi di altri e di plasmarli a
Oggi compie 70 anni. La sua voce è blues, rauca, sofferta, tirata, rabbiosa… è Joe Cocker.
Famoso anche per la fisicità unica delle sue performance, è senza dubbio uno dei più grandi interpreti della storia del rock. Tra le sue doti principali c’è infatti quella di prendere i pezzi di altri e di plasmarli a tal punto da renderli suoi. E soprattutto in questo Joe Cocker non si ferma mai. Non si ferma proprio davanti a nulla. Nemmeno davanti ai Beatles.
https://www.youtube.com/watch?v=bRzKUVjHkGk
Il cantante britannico ha pescato più di un brano dal repertorio dei Fab Four e tra tali pezzi va ricordato senz’altro With A Little Help From My Friends, seconda traccia del Sgt. Pepper’s.
Nella versione del suo disco del 1969, che porta proprio lo stesso titolo del brano, la chitarra è di Jimmy Page (in quel periodo già nei Led Zeppelin).
“With A Little Help From My Friends” interpretata da Joe Cocker diventa però davvero leggendaria al Festival di Woodstock, quando nel primo pomeriggio del 17 agosto 1969 l’artista chiude il suo set proprio con la cover dei Beatles e con il pubblico inevitabilmente in delirio.
Al termine della sua performance arriva un nubifragio e per diverse ore si interrompe la tre giorni di pace, amore e musica.
Giusto in tempo perché Joe Cocker potesse entrare nella storia.
Leonardo Follieri
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