La svolta dei John Butler Trio

Ottawa, Canada – 18 Luglio 2011. Nella zona centrale del Confederation Park, parco giardino comunale della capitale canadese, c’è una grande fontana attorno alla quale si è radunata una discreta folla di giovani. Sono alcuni fan di John Butler, cantautore australiano di culto che la sera prima avrebbe dovuto esibirsi al Royal Bank BluesFest.    

Ottawa, Canada – 18 Luglio 2011. Nella zona centrale del Confederation Park, parco giardino comunale della capitale canadese, c’è una grande fontana attorno alla quale si è radunata una discreta folla di giovani. Sono alcuni fan di John Butler, cantautore australiano di culto che la sera prima avrebbe dovuto esibirsi al Royal Bank BluesFest.

 

 

La tempesta che si è abbattuta sulla città, che ha gettato nel panico gli abitanti del posto costretti a evacuare le loro abitazioni, ha costretto gli organizzatori a cancellare l’ultima giornata della manifestazione.

 

Nel pomeriggio, su siti internet e sui muri della città sono apparsi annunci dell’artista che spiegava che in serata avrebbe fatto una sorta di concerto unplugged nel parco di Ottawa, un regalo per i suoi fan, ma anche un modo originale per rilassare gli animi e abbassare la tensione.

 

Inizialmente nessuno fa caso a quell’originale chitarrista accompagnato dall’amico e collega Byron Luiters, che si trascina dietro un enorme contrabbasso. Ma quando entrambi afilano gli strumenti, il piccolo pubblico presente li acclama. Poco dopo, molti cominciano ad avvicinarsi, prima incuriositi e poi rapiti da quella musica eccezionale.

 

Ormai, sono diverse centinaia … “Mi aspettavo tre persone”, dice John Butler a fine concerto.  Sono lontani però i tempi in cui era solo un busker per le strade di Fremantle, in Australia. Il suo talento, soprattutto grazie al potere del passaparola, non è rimasto nel buio a lungo. La svolta arriva poi con l’album Three nel 2001, che gli assicura una presenza fissa a tutti i festival australiani e il successo in tutto il mondo.

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