Le più belle mostre da visitare in Italia nel 2023 per un anno d’arte

Gallerie e musei italiani si preparano a un nuovo anno di artisti e opere da offrire agli appassionati. Le nostre scelte per le mostre 2023 imperdibili.

Negli scorsi due anni, a causa della pandemia, il numero dei visitatori delle sedi museali italiane è drasticamente calato. Nel 2022 cittadini e turisti sembra abbiano invece ripreso la bella consuetudine di dedicarsi all’arte. Non sono ancora disponibili i dati del 2022 ormai al termine, ma le grandi esposizioni in tutto il paese registrano ottimi risultati. Per incentivare la voglia di godere delle bellezze dell’arte, condividiamo le nostre scelte su quali mostre visitare in Italia nel 2023. E se occorresse un incentivo ulteriore, ci sembra appropriata questa frase di Pablo Picasso che ricorda, ancora una volta, quanto sia indispensabile questa forma espressiva: “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni”.

Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario, sino al 13 febbraio 2023 – Man, Napoli

È stata appena inaugurata ma durerà solo sino a febbraio, quindi occorre fare in fretta per non perderla. La mostra dedicata ai Bizantini è certamente un evento per tutti coloro che amano l’archeologia. Sono passati infatti circa quarant’anni dall’ultima esposizione in Italia sul tema e questa al Museo archeologico di Napoli è incredibilmente ricca: più di 400 opere suddivise in 15 sezioni. Molti pezzi sono esposti per la prima volta nel nostro paese e provengono dai musei della Grecia con cui si è lavorato e collaborato a lungo per questa che è una occasione unica. Tra le incredibili meraviglie da ammirare qui ci sono senza dubbio i manufatti di arte orafa. Il Man è uno dei musei archeologici italiani più prestigiosi e questa esposizione sarà anche l’occasione per apprezzarlo e non dimenticare il patrimonio di arte antica che possiamo vantare. Il biglietto costa 18 euro.

Mostra Bizantini
Bracciale a fascia IX – X secolo, oro e vetro, smalto cloisonné (Provenienza: Salonicco, scavo a Dodekanisou Street) Salonicco, Museo della Cultura Bizantina

Vivian Maier. The self-portrait and its double, fino al 16 marzo 2023 – Santa Maria della Scala, Siena

Per chi ancora non conoscesse la tata fotografa divenuta celebre dopo la morte grazie al ritrovamento fortuito dei suoi scatti e delle sue pellicole, c’è una bella occasione a Siena, tra l’altro in una sede museale splendida. In mostra 93 autoritratti che attraversano la misteriosa vita di Vivian Maier ma anche la seconda metà del Novecento tra le strade di New York e Chicago dove l’artista americana è per lo più vissuta. È infatti una delle prime street photographer (donna!) e di certo la più bizzarra. Gli scatti, anzi gli autoritratti di Vivian Maier (1926-2009) sono esposti in una location quanto mai affascinante quale quella della Corticella che torna aperta al pubblico proprio per quest’evento. Il biglietto costa 9 euro e permette di visitare tutto il complesso.

📸 "Vivian Maier. The Self-Portrait and its Double" a cura di Anne Morin (diChroma photography) e Loredana De Pace.La…

Posted by Santa Maria della Scala on Friday, December 16, 2022

Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria, fino al 16 aprile 2023 Musei Reali, Torino

Passiamo alla pittura e al genio del più grande maestro olandese del Seicento, Rembrandt con una selezione di ventidue opere tra dipinti, disegni e acqueforti allestita nello Spazio scoperte della Galleria sabauda. Pezzo inestimabile dell’esposizione è senza dubbio La cena in Emmaus proveniente dal Musée Jacquemart-André di Parigi, in prestito ai Musei Reali. L’opera è posta a confronto con un altro capolavoro Ritratto di vecchio dormiente della Galleria sabauda, uno dei soli tre dipinti dell’artista presenti nelle collezioni nazionali. Le due opere, databili al 1629, sono rappresentative della fase giovanile di Rembrandt (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669) e costituiscono significativi esempi della maestria del pittore nell’uso del colore, nella modulazione della luce e nella trasfigurazione poetica dei soggetti tratti dalla realtà quotidiana e dalla storia sacra. Il biglietto costa 15 euro.

Musei Reali Torino
Rembrandt © Andrea Guermani

Lee Jeffries. Portraits. L’anima oltre l’immagine, dal 27 gennaio fino al 10 aprile 2023 Museo Diocesano, Milano

Bella e insolita la storia di come diventa fotografo Lee Jeffries: nel giorno che precedeva la maratona di Londra del 2008, scatta una fotografia a una giovane ragazza senzatetto che sedeva all’ingresso di un negozio. Rimproverato per averlo fatto senza autorizzazione, Jeffries si ferma a parlare con lei, a interrogarla sul suo passato, a stabilire un contatto che andasse al di là della semplice curiosità per scavare nel profondo dell’animo della persona che aveva di fronte. Da allora inizia a interessarsi e a documentare le vite dei senza dimora, passando dai vicoli di Los Angeles fino alle zone più nascoste e pericolose delle città della Francia e dell’Italia. Al Diocesano di Milano saranno esposte una cinquantina d’immagini in bianco e nero e a colori che catturano i volti di quell’umanità nascosta e invisibile che popola le strade delle grandi metropoli dell’Europa e degli Stati Uniti. Sono scatti certamente intesi quelli di questo artista che si definisce “spiritual photographer”. Il biglietto costa 9 euro.

Lee Jeffries. Portraits.
Lee Jeffries. Portraits.

Bob Dylan Retrospectrum, fino al 30 aprile 2023 – Maxxi, Roma

Non fosse altro perché si tratta della prima retrospettiva in Europa dedicata alle sue opere di arte visiva, andrebbe visitata. Un evento unico dunque che ha come protagonista Bob Dylan, cantautore, controverso Premio Nobel per la letteratura ma non solo. Al Maxxi grazie a oltre 100 lavori tra disegni, dipinti, sculture divisi in otto sezioni c’è la possibilità di scoprire appunto gli aspetti inediti di un’icona assoluta della cultura contemporanea mondiale. Lo stesso Dylan ha dichiarato: “Questa mostra vuole offrire punti di vista diversi, che esaminano la condizione umana ed esplorano quei misteri della vita che continuano a lasciarci perplessi. È molto diversa dalla mia musica, naturalmente, ma ha lo stesso intento”. Per scandagliare il pensiero di un artista a tutto tondo attraverso diverse forme espressive. Il biglietto costa 13 euro.

Bob Dylan. Retrospectrum
Bob Dylan. Retrospectrum © Musacchio Ianniello Pasqualini & Fucilla courtesy Fondazione Maxxi

Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente, fino al 7 maggio 2023 – Palazzo Albergati, Bologna

Non sono esposti solo gli artisti del titolo ma anche altri come Obey – in mostra con il celebre manifesto Hope, realizzato nel 2008 per sostenere la campagna presidenziale di Barak Obama – Mr. Brainwash (di cui, tra gli altri, un esemplare della sua Mona Linesa), Ravo e La ragazza con l’orecchino di perla, Laika e il suo celeberrimo Not this “game” e Pau con la sua serie delle Santa Suerte. Una bella occasione quindi per ammirare le opere di esponenti di varie generazioni accumunati però da una certa visione controcorrente del mondo e con uno spiccato interesse e impegno sociale. 60 in tutto i pezzi a Palazzo Albergati di Bologna, città scelta non a caso perché considerata anch’essa luogo di contro cultura. Tra i nostri preferiti da qualche tempo c’è il giovane Jago con le sue sculture, da non perdere per chi ancora non lo conosce. Il biglietto costa 15 euro.

Jago Bologna
Jago Apparato Circolatorio , 2017 Ceramica, Photo by Jago © JAGO, by SIAE 2022

“Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo, dal 4 marzo all’11 gugno 2023 – Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia

Il 2023 è l’anno dei 500 anni dalla morte del Perugino (esiste anche un sito per raggruppare tutti gli eventi dedicati a questa data), Pietro Vannucci (1450 ca.-1523), il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento. Per questa ricorrenza a Perugia è in programma una grande mostra per celebrarlo. Circa 70 le opere esposte nella Galleria nazionale di quella che in tutto e per tutto è la sua città. Lo scopo del progetto espositivo sembra essere far comprendere il ruolo primario che il Vannucci ha effettivamente svolto nel panorama artistico contemporaneo nel rapporto che lo ha legato ai protagonisti di quell’epoca, seguendo geograficamente gli spostamenti del pittore o delle sue opere attraverso l’Italia. È sorprendente, infatti, come Perugino abbia lasciato tracce profonde del suo magistero in tutte le località della penisola toccate dalla sua attività, da nord a sud. Il biglietto costa 10 euro.

#iSabatidelleSale Sala Sedici: di maestri, di linguaggi, di esordi, di capolavori. Nel 1500 Pietro Vannucci, detto…

Posted by Galleria Nazionale dell'Umbria on Friday, November 18, 2022

 

Roy Lichtenstein. Variazioni Pop, dall’11 febbraio al 18 giugno 2023 – Palazzo Tarasconi, Parma

Il centenario della nascita è ciò che ha spinto a ideare e organizzare questa mostra sull’arte di Roy Lichtenstein, americano maestro della Pop art. Esposte oltre 50 opere (edizioni e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica oltre a fotografie e video) per ripercorrere la carriera di un iconico artista del Novecento che soprattutto dagli anni Sessanta in poi ha segnato questo movimento. La mostra seguendo un andamento principalmente cronologico analizza tutti i temi e i generi di Lichtenstein: i fumetti e la pubblicità, la natura morta, il paesaggio, le incursioni nell’astrazione e nelle forme dei grandi maestri, gli interni bidimensionali, fino alla serie dei nudi femminili. Tutto il 2023 di Palazzo Tarasconi sarà un focus sulla Pop art, per gli appassionati dunque Parma dev’essere una tappa obbligata. Il biglietto costa 14 euro.

Roy Lichtenstein
Roy Lichtenstein, Two Nudes, 1994

Felice Casorati, dal 18 marzo al 2 luglio 2023 – Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma)

Sempre bello tornare alla Fondazione Magnani Rocca la villa definita “dei capolavori” ed essa stessa infatti capolavoro architettonico che ospiterà una monografica su Casorati, protagonista della pittura italiana del Novecento. Esponente di quel movimento chiamato Realismo magico, Casorati ha un tratto molto riconoscibile, sia per temi che per tecnica. Spesso nei suoi quadri (sicuramente in quelli esposti qui a Mamiano) a colpirci è soprattutto un’atmosfera sospesa e silenziosa, pervasa da misura, ordine, malinconia e mistero, in un teatro di infinite allusioni al mestiere, alla pratica della pittura, intesa come incessante studio e ricerca, confronto con l’antico. Ottima opportunità per conoscere quest’artista per chi ancora non ne apprezzasse l’opera. Il biglietto costa 12 euro.

Felice Casorati
Felice Casorati, Fanciulla col linoleum, 1921, olio su tavola © Felice Casorati, by SIAE 2022

Arturo Martini. I capolavori, dal 31 marzo al 30 luglio 2023 – Museo Bailo, Treviso

Non può mancare la grande scultura nelle nostre scelte per gli eventi da non perdere nel prossimo anno. Andiamo in Veneto, a Treviso dove Arturo Martini è di casa. Lo scultore è infatti trevigiano e le sue opere dimorano stabilmente al Bailo, una galleria del Novecento che dopo la ristrutturazione terminata nel 2015 si presenta in modo eccellente agli appassionati d’arte. Spazi ampi, moderni e luminosi ospitano moltissime opere di Martini che grazie a questa mostra verrà conosciuto anche come ceramista e pittore e non solo come scultore attraverso 5 sezioni necessarie per raccontare la sua vita e la sua carriera. Tra i suoi lavori più riconoscibili c’è certamente la monumentale Adamo ed Eva che funge da biglietto da visita del Bailo, grazie a una parete finestrata che la lascia intravvedere, anche ai più distratti passanti sulla pubblica via. Il biglietto costa 9 euro.

Arturo Martin mostra Treviso
Arturo Martini, La Pisana, 1928

Surrealismo, dal 22 marzo al 30 luglio 2023 – Mudec, Milano

Il Surrealismo non è uno stile, quanto piuttosto un atteggiamento. È su questo concetto che si sviluppano i molteplici temi della nuova mostra al Mudec che presenta 180 opere tra dipinti, sculture, disegni e  documenti d’epoca, provenienti dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen, il principale museo di Rotterdam, nei Paesi Bassi, in dialogo con alcuni capolavori della Collezione permanente del Museo delle culture.

In mostra capolavori di artisti come Salvador Dalí, Max Ernst e René Magritte – insieme a opere di artisti meno noti al grande pubblico ma altrettanto iconici – raccontano un intero movimento artistico (e non solo) anche attraverso focus su tecniche, stili e materiali, riflettendo così i metodi e le idee di lavoro dei surrealisti.

Duchamp a Venezia
Marcel Duchamp, Scatola in una valigia , 1935-1941 Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York). Photo Matteo De Fina © Association Marcel Duchamp, by SIAE 2022.

Marcel Duchamp e la seduzione della copia, dal 14 ottobre 2023 al 18 marzo 2024–  Guggenheim, Venezia

Occorrerà aspettare ancora un po’ ma cominciamo a segnalarvi la mostra dedicata Duchamp alla Peggy Guggenheim collection di Venezia, il cui fulcro sarà Scatola in una valigia (1935–41), capolavoro oggi parte della collezione. Si tratta di un museo portatile contenente 69 repliche e riproduzioni in miniatura dell’opera di Duchamp, che la mecenate americana acquistò dall’artista nel 1941. L’esposizione presenta inoltre importanti prestiti da prestigiosi musei italiani e americani nonché da diverse collezioni private, tra cui una trentina di opere provenienti da una collezione privata veneziana. Perché visitarla? Perché Duchamp ha ridefinito radicalmente ciò che costituisce un’opera d’arte e, per estensione, l’identità dell’artista stesso. Il biglietto costa 16 euro.

Le mostre qui selezionate sono una scelta tra le tante possibili nel panorama espositivo italiano. Si è cercato di spaziare tra artisti di periodi storici e artistici differenti in modo da incontrare il gusto di tutti, o quasi. Molti musei e spazi espositivi italiani non hanno ancora reso noto il proprio “programma” per il prossimo anno, quindi ci impegneremo a raccontarvi altre mostre nei mesi a seguire.

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