Rotterdam: 5 attività green e innovative per vivere la città olandese del cambiamento

Partendo dall’architettura, Rotterdam progetta di trasformarsi sempre più in una meta sostenibile e vivibile. E lo sta facendo davvero bene.

Se digitate Rotterdam su un motore di ricerca, vi compare subito il caro Erasmo che a Rotterdam visse ben poco ma vanta una fama notevole anche ai giorni nostri. Proprio lui disse “il mondo intero è la mia casa” ed è una citazione perfetta da accostare alla seconda città dell’Olanda o Paesi Bassi: qui infatti il multiculturalismo è davvero diffuso e pare ci siano circa 200 nazionalità, un terzo della popolazione è nata all’estero.

Una città internazionale dunque. Anche perché contraddistinta dall’acqua che, si sa, crea legami: Rotterdam è il più grande porto d’Europa e si sviluppa tra il delta del Reno, della Mosa e della Schelda che poi si gettano tutti nel Mare del nord. Ma ciò che forse più la caratterizza è l’architettura: moderna, a volte geniale che le conferisce un aspetto avanguardista e la fa essere diversa da tutte le altre città olandesi. Un’unicità che deriva da un enorme vuoto, quello rimasto dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Che lungimiranza deve aver avuto questa città per decidere di cambiare e non ricostruire? Forse la stessa che dimostra oggi nei progetti – per lo più sostenibili – che propone. Scopriamone alcuni girando per Rotterdam.

Andar per tetti durante i Rotterdam rooftop days

Girare per Rotterdam è un’attività piuttosto piacevole: non manca il verde, curato, lo skyline è attraente, i corsi d’acqua rendono tutto più suggestivo. Ciò che però è davvero innovativo e abbastanza unico è passeggiare sui tetti, anzi, sui rooftops come dicono qui. A Rotterdam si può fare perché la città vanta più tetti – piatti – che qualsiasi altra meta nei Paesi Bassi. Ciò è in parte dovuto alla ricostruzione dopo il colossale bombardamento del 14 maggio 1940. Così, di fatto ci sono circa 18 milioni di metri quadrati di tetti piani inutilizzati, di cui 1 milione nel centro della città: un patrimonio che ora in tanti desiderano sfruttare. Rotterdam, come già detto, è alquanto lungimirante e, per prepararsi al futuro, si sta muovendo per utilizzare i tetti per la raccolta dell’acqua piovana, la generazione di energia sostenibile, la natura ma anche per la vita, il lavoro e il tempo libero dei suoi cittadini e dei turisti.

De Doelen Rotterdam
De Doelen è la sala da concerto di Rotterdam, anche il suo rooftop si sta trasformando per essere vissuto e diventare verde © Simona Denise Deiana

Se partite, come è bene fare, in primavera inoltrata, ci sono degli appuntamenti interessanti per andare alla scoperta di Rotterdam dall’alto: dal 26 maggio al 24 giugno 2022 è in programma Rotterdam rooftop walkun percorso che copre diversi tetti all’interno del centro città e collega edifici iconici sul Coolsingel. Di fatto i visitatori possono attraversare una sorta di ponte aereo appositamente progettato attraverso la strada più famosa della città per un mese intero. Mentre si cammina attraverso e tra i tetti, oltre a godersi il panorama, si terranno eventi e incontri anche per far capire a fondo ai partecipanti quali siano le potenzialità derivate dallo sfruttamento dello spazio anche a questa “altitudine”. Altro evento legato a questo tema caro alla città sono i Rotterdam rooftop days dal 2 al 5 giugno 2022: un festival per fare esperienza dei più bei tetti cittadini e approfittare di una festa in quello centrale con musica, cibo, bevande e divertimento. Il programma completo sarà annunciato il 5 maggio, la vendita dei biglietti inizierà nella stessa data.

Rotterdam rooftops
Rotterdam rooftop walk artist impression Birds eye

Visitare il Depot Boijmans Van Beuningen, che non è un museo

Mai visto niente di simile. Vi spieghiamo perché: se è abbastanza comune ormai vedere nei moderni musei delle sale o delle zone dedicate al restauro progettate in modo che il visitatore possa assistere a questo tipo di professionalità – per valorizzarla e renderle il giusto merito – è unico al mondo il concetto alla base dell’intero progetto. Sentite qui: il Deposito Boijmans Van Beuningen, Depot per gli amici – è il primo deposito d’arte al mondo che offre l’accesso alla collezione completa di un museo. Qui non ci sono mostre – almeno intese tradizionalmente – ma si può passeggiare per l’edificio, circondati da 151mila opere, da soli o accompagnati da una guida, e avere scorci dietro le quinte o tra professionisti dediti alla conservazione e al restauro. Affascinante. Per diversi motivi: questo nuovo concetto rende l’arte più vicina, meno snob e anzi popolare, nel più bel senso possa avere questo termine. Anche l’aspetto è pop, attraente, moderno, giovane. Forse a tratti è difficile orientarsi ma non ci stupisce: le scale sembrano uscite da un quadro di Escher e le trasparenze ci fanno pensare a un futuro avveniristico.

Concretamente conservate in questo edificio ci sono oltre 175 anni di storia dell’arte, dal Medioevo al XXI secolo, opere disposte in quattordici vani portaoggetti con cinque differenti climi. Sì perché il criterio di conservazione e quindi di esposizione non è cronologico né tematico ma a seconda della temperatura che necessita per la perfetta conservazione. Anche questa una novità. È un luogo incredibile, non esageriamo. Lo si capisce già ammirandolo da fuori: anche i più restii, non potranno resistere alla tentazione di fotografarlo da diverse angolazioni – ma di angoli non ne ha: è di forma ovoidale con un tetto più ampio della base ed è completamente a specchio. Inaugurato lo scorso anno, è già un simbolo iconico di Rotterdam. Oltre tutto il resto, è anche sostenibile: lo studio olandese Mvrdv che l’ha progettato ha utilizzato tecnologie e materiali innovativi per assicurarne l’efficienza energetica e, anche grazie al giardino pensile con più di 75 betulle, l’edificio, è conforme ai criteri per la valutazione Breeam di eccellenza (un sistema volontario di valutazione della sostenibilità degli edifici). Se per caso non vi interessasse l’arte, sappiate che all’ultimo piano c’è un bistrot delizioso con grandi vetrate che danno appunto sulla splendida terrazza verde dalla quale la vista è notevole. Imperdibile.

Depot Boijmans Van Beuningen
Il Depot Boijmans Van Beuningen e l’area antistante © Simona Denise Deiana

Vagare tra le architetture moderne e sostenibili 

Sono tre gli edifici storici a Rotterdam: la Laurenskerk, la chiesa di San Lorenzo – ne vedrete ben poche in città, lo Schielandshuis ossia il municipio e il Witte Huis, letteralmente casa bianca, il primo grattacielo d’Europa. Tutto il resto è molto contemporaneo o addirittura futuristico. L’architettura qui ha dato carattere alla città e la resa attraente. Un tour classico è quello che conduce alla scoperta degli edifici più bizzarri e interessanti. Può durare poche ore o giorni perché le possibili tappe sono davvero tante: qualcuno dice che Rotterdam è la Disneyland per gli amanti dell’architettura, e non ha torto. Noi vi consigliamo di seguire il filone della sostenibilità per visitare luoghi e dunque progetti che hanno come scopo quello di guardare a un futuro che preservi l’ambiente, prevenga gli effetti negativi del cambiamento climatico e favorisca un “vivere” sano e felice. L’amministrazione pubblica – ma anche i privati – si sta muovendo da tempo in questa direzione e ha presentato un vasto pacchetto di progetti, The 7 city projects, che in 10 anni intendono cambiare il volto della città, in senso green. Torneremo a vederli tutti.

Architecture aficionados come from all across the globe to admire Rotterdam. In the city centre, historic buildings and…

Posted by Rotterdam Info on Thursday, March 10, 2022

Nel frattempo, tra le eccellenze architettoniche che vi segnaliamo c’è il Floating office Rotterdam, un ufficio galleggiante nell’area dell’ex porto industriale di Rijnhaven nel cuore della città, il cui scopo è rappresentare al meglio i valori di ciò che ospita: il Global center on adaptation che mira a promuovere la pianificazione, gli investimenti e la tecnologia per mitigare il cambiamento climatico. Questo edificio resiliente al clima è quindi sia un’illustrazione della missione del centro che un’ispirazione per gli altri. È completamente autosufficiente grazie a una propria fonte di energia solare e un sistema di scambio termico a base d’acqua. Inoltre è costruito interamente in legno, per ridurre al minimo la sua impronta di carbonio; i balconi a strapiombo e il tetto a falde invece garantiscono ombra. Il For offre anche un ristorante con un’ampia terrazza all’aperto e una piscina.

Per chi è interessato alle tematiche della resilienza urbana, esiste un sito chiamato Rotterdam resiliente dove vengono raccontate concretamente tutte le azioni messe in campo nei vari ambiti. Illuminante.

The Floating office Rotterdam
The Floating office Rotterdam, l’ufficio galleggiante in legno © Marcel IJzerman

Ammirare Rotterdam dall’acqua senza inquinare

Se guardate Rotterdam su una mappa, appare evidente che l’acqua è dappertutto. La città è tagliata in due dal canale navigabile Nieuwe Maas e dunque viene attraversata da ponti e tunnel tra cui il più noto è certamente l’Erasmusbrug detto anche Il cigno. I docks e le isole artificiali create sono zone ora in forte espansione e oggetto di grandi progetti di recupero da parte dell’amministrazione locale. Corsi e ricorsi storici: nel medioevo Rotterdam si sviluppò come un villaggio di pescatori e ora è il più grande porto d’Europa. I porti però spesso non sono belli, lo sappiamo, ma hanno un loro fascino. In più questo è in continua evoluzione. Ve ne accorgerete se farete un giro in acqua: per farlo potete scegliere di utilizzare uno dei water taxi con propulsione elettrica che possono trasportare fino a 40 persone. Questi taxi saranno responsabili entro il 2030 di tutto il trasporto passeggeri via acqua a Rotterdam e Schiedam per conto del Comune di Rotterdam. Un altro sforzo per la sostenibilità ambientale.

Watertaxi a Rotterdam
Per muoversi in acqua a Rotterdam, il watertaxi © Iris van den Broek

Vedrete fermento specie lungo il vecchio porto di Rijnhaven dove è in progetto di realizzare un parco in parte galleggiante con tanto di spiaggia permanente per i cittadini. Altra attività particolare e sostenibile per vivere e scoprire Rotterdam dal suo lato migliore, è prenotare un giro tra i canali su una fluister boat, letteralmente barca che sussurra. Si parte dalla zona non centrale di Schiedam (metro Schiedam centrum) e si gira il vecchio mercato del pesce, le distillerie, i mulini, tutto grazie al motore elettrico che non inquina.

Chiaramente l’altro modo per girare tra la zona portuale, e tutta Rotterdam, è noleggiare una bici che tra l’altro viaggia gratis sui water bus.

Erasmusbrug a Rotterdam
Erasmusbrug di Rem Koolhaas © Claire Droppet

Partecipare agli eventi del mese dell’architettura sul Podium

Imperdibile per gli appassionati di architettura è anche il Rotterdam architecture month che si svolge in giugno e ha come sede il Het Nieuwe instituut, il Museo dell’architettura, del design e della cultura digitale. Non dovete aspettarvi nulla di tradizionale però, nemmeno la location lo è. Quest’anno infatti il festival “alza il tiro” e si trasferisce ai piani alti, su The podium, un mix tra un’installazione, un rooftop e chissà cos’altro. Si tratta di una nuova location per eventi temporanei che abbellirà il tetto dell’Het Nieuwe instituut. È realizzato a un’altezza di 29 metri –  accessibile tramite una scalinata di 143 gradini – e per farsi notare è di colore rosa. Il progetto permetterà di utilizzare un tetto che non è mai stato accessibile al pubblico e offre un’opportunità unica per vivere l’architettura, la città, il Museumpark e l’Het Nieuwe instituut da una prospettiva completamente nuova. 600 metri quadrati aperti dal 1° giugno, inizio del festival, terminato il quale continuerà a essere utilizzato per eventi fino al 17 agosto.

The podium festival architettura
The podium, sede del mese di architettura a Rotterdam © Mvrdv

Nel programma di eventi del mese dell’architettura c’è davvero di tutto, anche per chi non è un esperto in materia: per esempio un tour chiamato “Il gusto dell’architettura” grazie al quale si parlerà della materia attraverso il linguaggio universale del cibo. Una combinazione irresistibile: passeggiare per la città architettonica di Rotterdam e visitare edifici famosi dove poter gustare piatti deliziosi. Bella idea e ce ne sono tante simili.

 

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