Una buona gelateria non si riconosce solo da un buon gelato
Materie prime di qualità, niente coloranti e grassi idrogenati, sono le caratteristiche principali di un gelato qualità. Ma come si riconosce una gelateria “buona”, ovvero sostenibile?
Materie prime di qualità, niente coloranti e grassi idrogenati, sono le caratteristiche principali di un gelato qualità. Ma come si riconosce una gelateria “buona”, ovvero sostenibile?
Con un nuovo riconoscimento l’Italia ora vanta 54 siti Unesco. Ivrea, sede della storica dell’Olivetti, è un mirabile esempio di città industriale del Ventesimo secolo, un vanto per l’industria italiana.
Dalle ricercatezze dandy ai dettagli nautici di una casa galleggiante, dagli insostituibili coinquilini a quattro zampe agli arredi di famiglia immortalati tra le pagine dei romanzi, le case incomparabili e personalissime degli scrittori testimoniano la continuità inestricabile tra vita e letteratura.
È conosciuto come cappello di Panama, ma in realtà la patria del cappello di paglia è l’Ecuador. Questa tradizione unisce migliaia di artigiani dal Pacifico alle Ande ed è una parte integrante della vita quotidiana di questo paese.
Solo se dà valore alle sue eccellenze l’Italia si dimostra competitiva nel mondo. Se ne parlerà con Fondazione Symbola a Treia (Macerata) dal 3 al 7 luglio.
Piccoli e grandi festival musicali di tutto il mondo sono sempre più consapevoli dell’importanza di diventare sostenibili fino ad evolversi, nei casi migliori, in veri e propri laboratori per le innovazioni ambientali. Dal We Love Green di Parigi agli inglesi Glastonbury e Sunrise Celebration, passando per i californiani Lightning in a Bottle e Coachella, si
In occasione della Milano Arch week si è tenuto Let’s talk forest, un dialogo su foreste urbane, bellezza e sostenibilità con Gabriele Centazzo, fondatore di Valcucine, l’architetto Stefano Boeri e Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate.
I progetti del giapponese Kengo Kuma, uno dei più grandi architetti contemporanei, sono rispettosi della natura e della diversità culturale. Ce li ha raccontati nella cornice di due spettacolari installazioni che ha realizzato a Milano.
Molti marchi di moda hanno deciso di eliminare la pregiata fibra mohair dalle loro collezioni. A smuoverli è stata un’indagine di Peta sulle torture alle capre di Angora negli allevamenti in Sudafrica.
Un nuovo logo e un nuovo sito per l’idroscalo, ma soprattutto un centro di ricerca del settore idrico dove tutti potranno scoprire il mondo dell’acqua. E poi lo sport e gli eventi di sempre.