L’Orchestra di Piazza Vittorio – Il Flauto Magico

Il flauto magico di Mozart viene rivisitato dalla multietnicità dell’Orchestra di Piazza Vittorio. L’opera del compositore austriaco è messa in discussione dai nostri sotto ogni aspetto: in primis negli arrangiamenti, che qui perdono i connotati della musica colta e acquistano sapori world e pop, ma anche nei contenuti, che attenuano valori simbolici e si caricano di

Il flauto magico di Mozart viene rivisitato dalla multietnicità dell’Orchestra di Piazza Vittorio. L’opera del compositore austriaco
è messa in discussione dai nostri sotto ogni aspetto: in
primis negli arrangiamenti, che qui perdono i connotati della
musica colta e acquistano sapori world e pop, ma anche nei
contenuti, che attenuano valori simbolici e si caricano di elementi
moderni e fiabeschi. Anche lo sviluppo dell’intreccio riserva
sorprese, affidando l’epilogo a un singolare triangolo affettivo. I
lavori di trasposizione sono iniziati sotto la direzione di Mario
Tronco nel 2007 e, visto il riscontro del pubblico ottenuto dai
primi frammenti messi in scena, si sono prolungati fino a coprire
entrambi gli atti.

Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio è
nato per il palcoscenico, dove gli strumentisti si dispongono a
semicerchio e i cantanti occupano la parte centrale, interpretando
arie e recitando i ruoli dei personaggi sotto la guida di un
narratore. Alle loro spalle la scenografia consiste in tre
maxischermi sui quali si alternano le illustrazioni di Lino
Fiorito, suggerendo al pubblico ambientazioni o stimolandolo con
disegni astratti carichi di cromatismo.

I veri protagonisti sono i cantanti Omar Lopez Valle (narratore),
El Hadij “Pap” Yeri Samb (Papageno), Petra Magoni (Regina della
notte), Sylvie Lewis (Pamina), Ernesto Lopez Maturell (Tamino),
Carlos Paz Duque (Sarastro) e Houcine Ataa (Monostatos), ognuno dei
quali si cala nella rappresentazione contribuendo con molto della
propria storia, del carattere individuale e dello stile
personale.

Da questa opera musical-teatrale nasce un disco, inserito nel
taschino della seconda di copertina di un libro elegante e
suggestivo che contiene gli acquerelli dello scenografo Lino
Fiorito, le didascalie con la trama della fiaba e una parte
centrale a fumetti in cui i foto-attori sono sempre gli istrionici
musicisti. Ironia ricercata, voglia mettersi in gioco, energia
contagiosa e virtuosismo sobrio non si perdono nel passaggio dal
teatro al libro-cd, aggiungendo, anzi, elementi che connotano la
rilettura de Il flauto magico e che introducono alle scelte
effettuate dall’Orchestra di Piazza Vittorio.

Nell’ora di musica, registrata dal vivo a fine maggio 2010 al
Nieuwe Luxor Theater di Rotterdam in Olanda, notiamo una piacevole
eterogeneità che caratterizza i diversi momenti scenici; non
è difficile però ritrovare in esse le basi dalle arie
originali, come quella celeberrima della Regina della notte qui
intonata in tedesco dalla poliedrica Petra Magoni.

Elisa Orlandotti

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