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Più di 200 chilometri di cammino da dividere in 12 tappe lungo 16 tra le località provate dai terremoti. Una marcia solidale per promuovere un turismo sostenibile e contribuire al rilancio economico e sociale di queste terre del centro Italia. Iscrizioni aperte dal 15 aprile.
Si parte il 17 giugno e si raggiunge la meta l’8 luglio: 12 giorni di trekking attraverso zone dell’Italia centrale magnifiche, per paesaggio, arte e tradizione; le stesse colpite negli ultimi anni da devastanti terremoti che le hanno piegate ma non del tutto distrutte: la Lunga marcia nelle terre mutate è un’occasione per conoscere queste località e dare un contributo concreto alla rinascita del territorio. Per chi desidera condividere in cammino un’esperienza di solidarietà unica, le iscrizioni sono aperte.
Questo trekking solidale attraversa tutte le regioni del cuore d’Italia (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo) percorrendo sentieri escursionistici di due importanti Parchi nazionali, il Parco nazionale dei Monti Sibillini e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga). A ogni tappa si ha modo di conoscere le storie, le persone, le realtà e i progetti di rinascita delle comunità locali che nonostante siano state duramente provate dai terremoti, stanno lavorando per ricostruire una rete sociale ed economica e, soprattutto, non hanno abbandonato le loro terre e quindi le proprie case e tradizioni.
Camminare insieme, in gruppo, lungo questo territorio ferito ma bellissimo, è rifare simbolicamente ciò che quotidianamente, dai giorni del terremoto, le popolazioni di queste regioni fanno. Percorrere il cambiamento e non dimenticare ciò che è successo. Una lunga sequenza di passi per promuovere un turismo sostenibile e contribuire al rilancio economico e sociale delle Terre Mutate, avendo come fine ultimo la ricostruzione, che a tutt’oggi appare come un risultato lontano.
Questa iniziativa nacque nel 2012, allora si chiamava solo Lunga marcia per L’Aquila, e si riprometteva di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione nella quale si trovava il capoluogo abruzzese a tre anni dal sisma. Ora purtroppo le realtà coinvolte dai terremoti negli ultimi anni, sono molte di più e questo trekking solidale ha modificato il suo percorso per venire incontro a tutte le zone martoriate e confrontarsi con le popolazioni.
Il nostro paese è purtroppo spesso vittima di terremoti, solo dal 2000 a oggi ne contiamo più di venti di alto grado. La Lunga marcia nelle terre mutate tocca alcune delle località del centro Italia vittime di sismi da 2009 in avanti. Si parte da Fabriano, nella Marche, che nell’ottobre del 2016 ha visto delle scosse, per poi proseguire sempre nella provincia di Macerata a Matelica, Camerino, Fiastra, Ussita in Val Nerina. Poi si sconfina della verde Umbria, in provincia di Perugia a Campi di Norcia, Norcia e Castelluccio di Norcia dove viene coltivata la famosa lenticchia la cui fioritura richiama ogni anno molti turisti.
Si ritorna brevemente nelle Marche con una tappa ad Arquata del Tronto per poi terminare nel Lazio attraversando Accumoli e Amatrice nei pressi di Rieti, qui il 24 agosto 2016 nel cuore della notte un terremoto devastante ha provocato 299 vittime, un disastro a cui sono seguite varie scosse di assestamento. L’8 luglio dopo 12 giorni di cammino si raggiunge l’Abruzzo, Campotosto, poi Collebrincioni, mentre l’ultima tappa è L’Aquila, martoriata che ancora oggi a distanza nove anni porta ancora tutti i segni del disastro. Più di 300 in quel caso i morti.
Per iscriversi a quest’esperienza unica, che è insieme un trekking e un atto sociale, tutte le informazioni le trovate a questo link, i costi sono molto modici e comunque vanno a sostenere un progetto di rinascita. Se si desidera contribuire, al di là della partecipazione al cammino, a tutte le attività legate alla Lunga marcia delle terre mutate, lo si può fare tramite bonifico sul conto corrente Banca Etica (Iban: IT17Z0359901899050188527211) oppure tramite PayPal.
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