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Miti, leggende e realtà. I gufi e la lepre
La lepre dotata di “orecchie antenne radio” scappa non appena percepisce deboli suoni, che neanche l’orecchio umano può sentire.
<< Appollaiati sul ramo, due gufi guardavano una lepre
correre nel campo.
– “Povera lepre”, disse un gufo, “non ha nemmeno il coraggio di
tornare nella sua tana”
– “Perché?”, domandò l’altro
– “Perché ha paura”
– “Paura di entrare in casa sua?”
– “La lepre è fatta così”, replicò il gufo che
aveva parlato per primo, “vive sempre nel terrore, e ora che
l’autunno cambia il colore delle foglie e le stacca dai rami, essa
non osa nemmeno guardarle; scappa di qua e di là,
terrorizzata da questa pioggia di colori”
– “Ma allora è vile!”
– “Certo. E a forza di correre finirà in qualche tagliola, o
sotto il tiro dei cacciatori”>>
(Leonardo da Vinci da Leggende: Timore over viltà. H. 9
r.)
Realtà:
E’ vero che lepri e conigli sono animali timidi per natura, ma
queste caratteristiche sono le uniche “chance” che hanno per
salvarsi la vita. Si tratta del più puro istinto di
sopravvivenza.
Vulnerabili e timidi sono le vittime di numerosissimi predatori e
per poter sopravvivere possono solo stare continuamente
all’erta.
Quello che però i due gufi saputelli non sanno è che,
quando la lepre scappa, è perché negli attimi prima
della fuga ha già captato centinaia di segnali, come deboli
fruscii, che i gufi nemmeno si sognano di sentire. Questo grazie ad
una vista acuta, un odorato finissimo ed un udito … le orecchie
parlano da sole!
In quanto alla paura di entrare nella propria tana, è solo
un’invenzione dei due rapaci notturni, o di Leonardo per essi: la
tana delle lepri infatti è una semplice depressione nel
terreno coperta da foglie, non una serie di gallerie e cunicoli
come quella dei conigli.
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