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Il 2014 è un anno particolarmente prolifico per Neil Young: un album di cover, una doppia versione di Storytone, un tour, un libro e un comune denominatore: difendere il nostro pianeta.
Storytone è il nuovo album di Neil Young che uscirà il 4 novembre prossimo. Ma più che un album, Storytone saranno… due album. Le dieci tracce contenute nel disco sono state, infatti, registrate in due versioni: una classica, che vede Young come solista, e una orchestrale, registrata in presa diretta e senza sovraincisioni da un’orchestra di 92 pezzi, arrangiata e diretta da Michael Bearden e Chris Walden. In quest’ultima versione dell’album, Neil Young si concentra sull’interpretazione vocale e, per la prima volta nella sua carriera, non suona nessuno strumento – né chitarra né pianoforte.
Nel video di presentazione del progetto che è stato diffuso sul canale Youtube ufficiale dell’artista, Neil Young è accompagnato dall’orchestra sulle note di Who’s Gonna Stand Up?, brano dall’intento apertamente ambientalista, vero e proprio incitamento alla mobilitazione, che persegue il sogno ininterrotto di un mondo diverso in cui Young canta: “Who’s gonna stand up and save the Earth? (…) Ban fracking now Save the waters And build a life for our sons and daughters”.
In una recente intervista rilasciata a Rolling Stone a proposito del progetto discografico intrapreso per Storytone, Young afferma che l’idea della versione dell’album con orchestra: “È la cosa più originale che abbia mai tentato di fare”.
Ma il momento è molto prolifico per il musicista canadese: oltre ad aver registrato due album nel 2014 – A Letter Home, collezione di cover realizzata in occasione dello scorso Record Store Day, e Storytone – il 14 ottobre scorso è uscito anche il suo ultimo libro Special Deluxe: A Memoir of Life e Cars, una vera e propria autobiografia automobilistica che racconta l’amore di Neil Young per le automobili, ma in cui si evidenzia anche l’obiettivo del musicista di rendere sostenibile da un punto di vista ambientale questo suo grande amore.
Il libro, infatti, è un’ode alle glorie della combustione interna, ma soprattutto una presa di coscienza che quell’epoca è terminata: l’ultimo capitolo è, così, interamente dedicato a LincVolt, il progetto con il quale Young ha personalizzato e modificato la Special Deluxe, una Lincoln del 1959, in modo che possa ora funzionare ad etanolo e batterie. “Trasporti, cibo, governo, politica, il modo in cui ci relazioniamo, le aziende – tutto, deve tutto cambiare per permetterci di sopravvivere fino alla fine del Ventunesimo Secolo”, afferma Young.
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