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Rimedio ideale per il pronto soccorso estivo, l’oleolito di iperico aiuta a lenire eritemi e scottature solari. Ma, per le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, è anche prezioso per i disturbi intimi e nel post parto.
L’iperico è una pianta comune nei nostri climi. Viene chiamata anche erba di San Giovanni perché la fioritura si concentra in giugno, attorno al solstizio d’estate. I suoi fiori gialli hanno una particolare affinità con il sole: l’iperico infatti, sotto forma di macerato in olio (oleolito) è uno dei rimedi naturali più efficaci per curare scottature e infiammazioni solari. Gli antichi lo spiegavano con la teoria delle segnature, per cui una pianta indica già nel suo aspetto l’impiego terapeutico a cui è destinata. Le foglie infatti appaiono in controluce come costellate di “ferite” (di qui il nome latino perforatum), in realtà piccole ghiandole che emettono una sostanza rossa come il sangue ricca di ipericina, il principio attivo più importante dell’iperico.
Flavonoidi, ipericina, iperforina e altri principi attivi del fitocomplesso sono responsabili dell’attività antiossidante e antinfiammatoria dell’iperico nei confronti della pelle. L’oleolito, che cattura queste molecole grazie a un olio vegetale, è perfetto come antiage e come detergente e idratante per il viso. Si può usare anche tutti i giorni, mescolato a una crema base, per rassodare e ringiovanire pelli mature e sensibili. L’olio di iperico è un ottimo lenitivo doposole, mentre non va usato prima di esporsi per i suoi effetti fotosensibilizzanti. Aiuta a lenire arrossamenti ed eritemi solari e a rigenerare la pelle dopo una giornata di intensa esposizione. È indicato anche per l’herpes e alcuni studi dimostrano un’attività nei confronti della psoriasi .
“L’oleolito ricavato dai fiori di iperico è un valido rimedio tradizionale per la cura del perineo, la zona dell’apparato genitale fra la vagina e l’ano”, spiega Stefania Piloni, ginecologa esperta di terapie naturali e responsabile dell’Ambulatorio di medicina naturale per la donna presso il San Raffaele Resnati di Milano. “Ha proprietà disinfettanti, antinfiammatorie e riepitelizzanti delle mucose intime. Si può usare in caso di candida o vaginosi: ai primi segni di fastidio, pizzicore o prurito ne va applicata una piccola quantità in vagina e sulla zona infiammata fino a risoluzione dei sintomi. Previene le recidive e calma il dolore”. Ugualmente, la ginecologa lo consiglia nei rapporti dolorosi e per i fastidi e bruciori dopo il rapporto: l’olio di iperico lubrifica e allevia l’infiammazione. Va usato regolarmente per prevenire i problemi e all’occorrenza in presenza di dolore. “L’oleolito di iperico è da sempre noto alle ostetriche, che lo consigliano nel pre e post parto”, prosegue l’esperta. “Ogni sera, dalla trentaseiesima settimana fino al parto, ne va applicata una piccola quantità delicatamente all’interno della vagina e su tutto il perineo: aiuta a tenere lontani i batteri ed elasticizzare i tessuti. Poi, da subito dopo il parto, si può usare per riparare le lacerazioni o accelerare la cicatrizzazione dell’eventuale episiotomia. È utile anche per le emorroidi: va applicato uno a due volte al giorno attorno all’ano come antinfiammatorio e antimicrobico”.
L’oleolito di iperico si prepara facilmente in casa. Vanno raccolte le cimette gialle fiorite tra giugno e luglio, quando la pianta è al massimo del suo potere curativo (o tempo balsamico come lo chiamano gli erboristi). In una giornata di sole raccogliete 30 grammi di fiori di iperico e metteteli in 100 ml di olio di oliva extravergine spremuto a freddo. Chiudete bene il vaso e lasciatelo a macerare al sole per 40 giorni, agitando ogni giorno. Dopo qualche giorno l’olio comincerà a prendere un bel colore rosso. Quando è pronto filtratelo e conservalo in una bottiglia di vetro scuro.
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