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L’iperico viene utilizzato nei più svariati campi. Da questa pianta si ottengono eccellenti liquori, pomate cicatrizzanti e tisane per la digestione e la pressione alta.
Altri nomi usati: Erba di San Giovanni
Parti usate: fiori
Principi attivi: olio essenziale (pinene), flavonoidi, tannini, ipericina, acido clorogenico e caffeico.
È una pianta erbacea perenne che produce numerosi fusti, alti fino ad un metro, abbondantemente ramificata. Cresce dal mare alla zona alpina nei luoghi secchi, nelle radure dei boschi, al bordo delle strade. Le sommità fiorite si raccolgono in giugno-luglio quando buona parte dei fiori è già aperta e prima che ve ne siano di appassiti.
Impiegato nel settore liquoristico per le sue proprietà aromatiche e digestive, per uso interno è antispasmodico ipotensivo e antidepressivo. Nell’uso esterno è ottimo cicatrizzante e antinfiammatorio su ferite, piaghe e ustioni. In cosmesi è fotoprotettore e lenitivo doposole.
Per la digestione, per la pressione alta.
Infuso: 1 g in 100 ml d’acqua. Una-due tazze al giorno.
Tintura: 20 g in 100 ml d’alcool di 20 gradi (a macero per 5 giorni). Un cucchiaino dopo i pasti.
Avvertenza: non superare le dosi indicate.
Aperitivo, digestivo il Liquore di Iperico: 15 g di fiori secchi ed un limone tagliato a fettine sottili in un litro di buona grappa. Si filtra comprimendolo bene e si aggiunge un’adeguata dose di zucchero. Si consuma a bicchierini prima o dopo i pasti.
Per piaghe, ferite e scottature.
Decotto: 5 g in 100 ml d’acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto.
Tintura oleosa: 30 g in 100 ml di olio d’oliva. Aggiungere 10 g di vino bianco e lasciare al sole per 15 giorni, agitando di tanto in tanto, quindi filtrare. Applicare con lievi frizioni sulle parti interessate.
Il decotto e l’olio normalizzano gli eritemi solari e hanno una valida funzione astringente ed eudermica e rassodante per le pelli mature.
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