Centinaia di studenti sono stati arrestati per le proteste universitarie contro Israele. E nel parlamento c’è chi invoca l’esercito.
L’Oms ha approvato il primo vaccino contro la malaria
Verrà inizialmente distribuito in Africa ai bambini di almeno cinque mesi. In Kenya, Ghana e Malawi in 800mila sono già stati immunizzati.
Con una decisione che potrebbe salvare milioni di vite, il 6 ottobre l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha approvato il primo vaccino contro la malaria.
Il farmaco, chiamato Mosquirix o RTS,S, è stato sviluppato dalla casa farmaceutica inglese GlaxoSmithKline (Gsk) e aiuta il sistema immunitario dei bambini a sconfiggere il Plasmodium falciparum, il parassita malarico più pericoloso per l’uomo e quello maggiormente diffuso in Africa. Il vaccino verrà infatti inizialmente distribuito soltanto nelle zone del continente africano in cui questa specifica tipologia di parassita ha un tasso di trasmissione particolarmente elevato.
Ancora oggi, nell’Africa sub-sahariana la malaria uccide ogni anno più di 260mila bambini con meno di cinque anni, e rappresenta quindi una delle principali cause di morte per questa fascia d’età.
Gli studi e i risultati
Al momento, l’Oms ha raccomandato la somministrazione di quattro dosi di vaccino nei bambini a partire dai cinque mesi di età. Circa 2,3 milioni di dosi sono già state somministrate a 800mila bambini in Kenya, Ghana e Malawi, dove nel 2019 è stato avviato un progetto pilota di distribuzione. I risultati hanno mostrato che il farmaco è in grado di ridurre del 30 per cento l’incidenza dei casi più gravi.
Inoltre, i risultati di studi clinici pubblicati dall’Oms lo scorso aprile – prima quindi dell’approvazione ufficiale – avevano mostrato che, su un periodo di quattro anni, la vaccinazione in questione è in grado di prevenire quattro casi di malaria su 10.
La portata dei risultati potrebbe sembrare limitata, ma – come sottolineato anche da esperti della Bbc in un articolo sul tema – il vaccino rappresenta comunque un successo se consideriamo la complessità della malattia e i suoi effetti sul corpo umano.
Una decisione “storica” nella lotta contro la malaria
Il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha definito l’approvazione del farmaco come “storica”, affermando: “Il tanto atteso vaccino contro la malaria rappresenta una svolta per la scienza, la salute dei più piccoli e il controllo della malaria”.
“L’approvazione dà speranza a un continente che subisce le conseguenze peggiori di questa malattia” ha detto Matshidiso Moeti, direttore dell’Oms per l’Africa. “Ci aspettiamo quindi che in futuro molti bambini possano essere protetti contro la malaria”.
Oggi i principali rimedi contro la malaria sono ancora rappresentati da misure preventive, come insetticidi e zanzariere. Anche nei casi in cui la malattia presenta un decorso relativamente lieve, inoltre, è possibile – e anzi comune – che le zanzare che trasportano il parassita pungano la stessa persona più e più volte, indebolendone quindi il sistema immunitario e lasciandola più vulnerabile ad altre malattie. Un vaccino sicuro ed efficace potrebbe quindi rappresentare una vera e propria svolta per milioni di persone.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Centinaia di migliaia di argentini sono scesi in piazza contro i tagli all’università voluti da Milei, che in campagna elettorale ha promesso di tagliare i bilanci con la motosega.
Dopo le accuse di molestie da parte delle sue calciatrici e le minacce ricevute, si è dimesso l’allenatore del Santos Femminile Kleiton Lima
La legge sugli agenti stranieri, usata in Russia per reprimere il dissenso, è stata approvata in prima lettura. Migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Tbilisi: temono che la normativa comprometta i colloqui di adesione all’Unione europea.
Diverse fosse comuni sono state rinvenute nei pressi degli ospedali al Nasser e al Shifa, a Gaza. L’Onu chiede un’indagine indipendente.
Ci sono state alcune esplosioni in Iran. Fonti israeliane e iraniane parlano di attacco israeliano, ma mancano informazioni ufficiali.
In Sudan c’è la più grave crisi umanitaria al mondo, nonostante la poca attenzione della comunità internazionale sul conflitto iniziato un anno fa.
Dopo tre anni di carcerazione, Aung San Suu Kyi è stata trasferita ai domiciliari a causa del caldo torrido che sta colpendo il Myanmar.
A distanza di vent’anni, inizia la causa civile contro la società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib.