Perché cresce l’estrema destra in Germania e cosa c’entra l’Italia

Il partito di estrema destra Afd piazza due sindaci in Germania e cresce soffiando su crisi e immigrazione. E in Italia c’è chi pensa a un’alleanza.

  • L’estrema destra di Afd ha vinto i suoi primi due ballottaggi locali.
  • A livello nazionale il partito è intorno al 20 per cento dei consensi.
  • In Italia, la Lega ipotizza una alleanza in vista delle Europee.

La Germania riscopre improvvisamente il fascino dell’estrema destra, e la politica e i media si interrogano sul perché. La notizia è la vittoria del partito populista di destra Afd, letteralmente Alternativa per la Germania, in due diversi ballottaggi locali: affermazioni ancora limitate, ma che comunque non si erano mai registrate dal secondo dopoguerra in poi.

La doppietta dell’estrema destra 

Nello scorso weekend, Hannes Loth, candidato di Afd, ha battuto il rivale indipendente Nils Naumann nella cittadina di Raguhn-Jessnitz, in Sassonia. E una settimana prima Robert Sesselmann aveva vinto a Sonneberg, in Turingia. Si tratta dei primi due sindaci dell’Afd in Germania. Sebbene i due distretti siano relativamente piccoli, i risultati sono considerati significativi perché confermano un trend chiaro nei sondaggi nazionali: il partito di estrema destra può ora contare a livello nazionale sui voti del 20 per cento degli elettori tedeschi. Per intendersi: la stessa quota dei socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz.

L’avanzata dell’estrema destra in Germania, peraltro, ha avuto echi e ripercussioni anche nel panorama politico italiano: sono di questi giorni, infatti, le presunte polemiche all’interno della nostra maggioranza di governo circa l’intenzione del leader della Lega, Matteo Salvini, di creare un’alleanza con Afd e con il partito francese di Marine Le Pen, Rassemblement National, in vista delle elezioni europee del prossimo anno. Una ipotesi di alleanza respinta invece dagli altri partiti di maggioranza, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

I perché del ritorno a destra 

Ma perché il populismo dell’estrema destra ha ripreso a crescere in Germania, un paese ricco e che da tempo ormai sembrava aver fatto i conti con il proprio passato? Per alcuni osservatori, c’entra la guerra in Ucraina, che paradossalmente ha messo in luce come la Germania fosse il paese più esposto al monopolio russo del gas e del petrolio, fattore che mai come negli ultimi decenni ha messo in difficoltà l’economia tedesca. Ma, spiega a DW Ursula Munch, direttrice dell’Accademia Tutzing per l’educazione politica in Baviera, proprio come in Italia “si percepisce nei cittadini una certa disaffezione nel vecchio modo di intendere la politica”, una disaffezione che finisce per favorire i partiti più populisti.

Ma il fatto che le ragioni siano prettamente economiche è suggerito anche da due ricerche pubblicate in questi giorni da due diversi istituti tedeschi: il primo, dell’Università di Lipsia, indica che uno dei bacini elettorali più forti dell’Afd è quello dell’est del Paese, ovvero la regione che, a 30 anni dall’unificazione, può considerarsi anche economicamente indietro rispetto al resto del paese. E l’est del Paese, secondo l’Università di Lipsia, è anche quello che manifesta più pulsioni razziste. E non a caso Alternative für Deutschland  ha un forte orientamento anti-migrazione.

La questione migratoria e il corto circuito con l’Italia

Per questo anche le politiche sull’immigrazione seguite dalla Germania, che si è espressa favorevolmente al nuovo piano di redistribuzione dei migranti all’interno dell’Unione Europea (che permette ai paesi di scegliere: accogliere oppure finanziare i paesi che lo faranno) stanno favorendo la crescita di Afd, che invece vorrebbe una posizione più intransigente come quella usata da Polonia e Ungheria, che si sono dette indisponibili al nuovo accordo. Una posizione che, tra l’altro, creerebbe un vero e proprio corto circuito in una eventuale alleanza europea con i partiti di maggioranza italiana: come conciliare le posizioni di partiti che non vogliono migranti in casa propria, con quelle di chi non li vuole in Italia?

Il secondo studio è del Sinus Institute for Social Research, che ha rilevato come un altro serbatoio di voti importante stia diventando quello della classe media, cresciuto dal 43 per cento di due anni fa al 56 per cento di oggi: proprio quella classe media che, negli ultimi anni, ha visto deteriorarsi le proprie condizioni di vita a causa del susseguirsi di crisi sanitarie ed economiche. “Quello che stiamo attualmente registrando è che anche le classi medie più giovani e moderne, che in realtà sono più istruite, mostrano un’affinità con l’Afd”, ha detto a DW Silke Borgstedt, direttrice del Sinus Institute. Anche se è ancora difficile dire se si tratti una vera affinità con la destra estrema o piuttosto della classica scelta di protesta.

Rallenta la legge sul clima 

Ma la destra tedesca soffia anche sul fuoco del negazionismo climatico, o quantomeno sul rallentamento delle politiche di transizione che la Germania si era imposta nel 2021, con l’approvazione di una stringente legge sul clima che prevedeva l’ambizioso piano di ridurre le emissioni di gas serra del 65 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Una legge che nasce anche dalle rivendicazioni dei giovani attivisti per il clima, che addirittura avevano portato il caso davanti alla Corte costituzionale di Berlino, la quale aveva dato loro ragione imponendo al governo federale di prendere provvedimenti urgenti.

Una manifestazione per il clima in Germania
Una manifestazione per il clima in Germania © Maja Hitij/Getty Images)

A due anni di distanza, quella legge è stata fortemente depotenziata, con una modifica approvata solo due settimana fa che elimina molti obblighi relativi alla limitazione di emissioni di CO2 nei settori più inquinanti, da quello energetico all’industria, dai trasporti all’agricoltura. Tutto nel nome della crisi finanziaria

 

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati