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Pet therapy, come gli animali portano sollievo e gioia tra i pazienti dell’hospice Casa Vidas
La pet therapy è una delle attività più apprezzate dai pazienti dell’hospice Casa Vidas. Un momento per distrarsi dalla malattia, riscoprire la propria fisicità dedicando del tempo a se stessi e agli altri. Dopo cani e gatti, da quest’anno c’è anche un pony.
La presenza di animali – cani, gatti, conigli, porcellini d’India e un pony – nella degenza dell’hospice Casa Vidas, nella zona relax e anche nelle stanze, aiuta pazienti e familiari a distrarsi dalla malattia. Dedicarsi all’accudimento, nutrendo o spazzolando gli animali, consente al malato di concentrarsi sul tempo presente oltre che di scambiare il suo ruolo da assistito a curante. Accarezzare un animale permette di riscoprire il contatto fisico, aumentando la coscienza della propria corporalità, facendo da valvola di sfogo emozionale.
I benefici della pet therapy
Il ministero della Salute, nelle linee guida per gli interventi assistiti con gli animali, sottolinea che la pet therapy può contribuire al miglioramento dello stato di salute con “interventi mirati a favorire il raggiungimento di funzioni fisiche, sociali, emotive e/o cognitive”, affiancando ed integrando le terapie mediche tradizionali. Tra i numerosi benefici è stato dimostrato che il contatto con l’animale ha effetti sulla riduzione della pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca. Inoltre, aiuta a esercitare la manualità anche per chi ha limitate capacità di movimento, favorendo la mobilitazione degli arti superiori, ad esempio quando si accarezza l’animale.
I “volontari pelosi” che prendono parte alle attività della pet therapy sono stati selezionati per i loro requisiti e hanno ricevuto una lunga formazione animale-operatore (circa un anno e mezzo di corsi) per essere preparati a un compito tanto impegnativo. Nel 2018 una new entry ha fatto capolino tra i nostri corridoi: il pony Trilly regala attimi di felicità a pazienti, familiari e anche operatori.
La pet therapy nell’hospice Casa Vidas
Lo racconta Silvia Carlini dell’associazione Maith, che collabora con Vidas da circa 7 anni per sviluppare il progetto in équipe.
La pet therapy in Casa Vidas ha una nuova star: Trilly, uno splendido e simpaticissimo pony. Fin dal suo ingresso in struttura tutti si sono lasciati conquistare dalla sua dolcezza. Un primo saluto nel salone dove l’aspettano i pazienti con i loro parenti, ma anche operatori Vidas e volontari. Tutti ci tengono a fare una foto ricordo: è la prima volta che un pony entra in una struttura sanitaria. Di più, ha accesso anche alle stanze dove l’aspettano i malati che non possono alzarsi dai letti. E Trilly (come già prima di lei cani, gatti, conigli e cavie addestrati per l’attività di pet therapy) percorre docilmente i corridoi. Dietro ogni porta ci sono sorrisi e tanta emozione per l’incontro speciale.
Un’operatrice acconcia la criniera in una bellissima treccia. Un momento di pausa e qualche coccola servono a tutti per poter tirare il fiato e ricominciare.
Il lavoro che precede l’ingresso di un pony in una struttura sanitaria è davvero tanto. L’intesa e la fiducia con la sua coadiutrice Daniela si nota dalla serenità e dalla naturalezza con cui l’animale si muove per Casa Vidas e interagisce con le persone.
Appena Trilly esce dalle stanze i pazienti telefonano ai parenti a casa per raccontare l’esperienza e la domanda fissa è: “Quando torna Trilly?”. Nell’attesa, in tutte le stanze campeggiano le foto che li accompagnano fino alla prossima visita.
Come sostenere la pet therapy nell’hospice Casa Vidas
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