Piero l’italiano

Pesaro, metà anni ‘50.  Nella Caserma del Monte è attivo uno degli undici Centri di Addestramento Reclute, i famigerati CAR. Tre giovani commilitoni sono soliti passare le serate di libera uscita nei locali della zona: hanno gli stessi gusti, adorano la musica e il bere. Ma uno dei tre, un certo Piero, ha un carattere

Pesaro, metà anni ‘50.  Nella Caserma del Monte è attivo uno degli undici Centri di Addestramento Reclute, i famigerati CAR. Tre giovani commilitoni sono soliti passare le serate di libera uscita nei locali della zona: hanno gli stessi gusti, adorano la musica e il bere. Ma uno dei tre, un certo Piero, ha un carattere irascibile: non è raro vederlo prendersi a pugni con qualche malcapitato.

 

 

Eppure, quel ragazzo livornese ha un animo sensibile: scrive canzoni e poesie ed emana un fascino irresistibile. Di lui s’innamora la figlia del Comandante cui Piero scrive ogni giorno una lettera romantica. Secondo Gian Franco (uno dei suoi due amici di musica e di grandi bevute) “neppure Cyrano de Bergerac avrebbe saputo fare di meglio”.

 

Qualche anno dopo, nel 1957, Piero e Gianfranco si ritrovano a Genova ma poi il ragazzo livornese decide di cercare fortuna a Parigi.  Lì, continua a scrivere canzoni e poesie e, per tutti, lui è “L’italianò”.

 

Nel 1959, una volta tornato a Livorno, Piero riceve una telefonata dal suo amico Gian Franco che di cognome fa Reverberi. Lui lavora a Milano, nell’ambiente della musica: è con Franco Crepax alla Ricordi. Gli dice di raggiungerlo lì. Nel 1961, Piero pubblica il suo primo disco: ma invece del suo vero nome (Piero Ciampi) usa quello di Piero Litaliano, senza apostrofo né accento alla francese…

 

In quegli anni, Ciampi frequenta insieme a tanti artisti o aspiranti tali la Galleria del Corso, dove (al numero 1) hanno sede i più importanti editori musicali. Ma l’industria discografica non crederà mai veramente in lui. Personaggio scontroso, difficile e ribelle, Piero Ciampi muore a Roma per un tumore alla gola il 19 gennaio del 1980: ad assisterlo, il suo medico (anche lui cantautore), Mimmo Locasciulli.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Rock Files Live! Black lives matter

La puntata di Mercoledì 29 luglio dei Rock Files Live! di LifeGate Radio è Black lives matter, interamente dedicata alla musica nera.

Tornano i Rock Files Live! La stagione 2015 riparte al TOM di Milano

Lunedì 19 gennaio riparte lo storico show di LifeGate, ideato e condotto da Ezio Guaitamacchi, giunto ormai alla decima edizione.   In questi nove anni il programma più longevo e seguito di LifeGate ha ospitato un mix di artisti in fase di lancio e affermati artisti internazionali (da Keith Emerson a Jesse Harris, dal leggendario

Enzo e Giorgio, i corsari del rock

Milano, fine anni ‘50. Si chiama Giorgio è nato in via Londonio: suo padre è un impiegato, sua madre fa la casalinga. Marcello, il fratello maggiore, suona la chitarra: è lui a introdurlo alla musica. Giorgio è un ragazzino cagionevole: durante l’infanzia s’ammala più volte.     A otto anni ha un brutto infortunio al braccio

Ian Curtis e la bella giornalista

Londra, Agosto 1979.  Annik Honorè si è da poco trasferita a Londra per lavorare all’ambasciata del Belgio, sua patria d’origine. Ma è la musica il grande amore della ragazza, Una passione cui dà sfogo scrivendo articoli per testate specializzate.   http://www.youtube.com/watch?v=GL9rSAz_oc4&feature=kp   Questa sera è in prima fila al concerto dei Buzzcocks, che sarà aperto

Joni, tra pennelli e canzoni

Saskatoon, Canada – inverno del 1955. Arthur Kratzmann è un insegnante di lettere della Queen Elizabeth, la scuola media di questa cittadina di 250mila abitanti, la più popolosa del gelido stato del Saskatchewan. Kratzmann è un australiano trapiantato in Canada dopo la seconda guerra mondiale. È persona colta e sensibile, con un gusto speciale per l’arte.

Wallis Bird e le scogliere di Moher

Doolin, Irlanda, Inverno 2011. La contea di Clare è uno dei posti più caratteristici dell’Irlanda. I suoi panorami, i verdi strapiombi che si affacciano su un mare blu e sconfinato, attraggono ogni stagione migliaia di turisti. Quest’anno però il freddo è particolarmente intenso e le scogliere di Moher sembrano ancora più selvagge, tanto da incutere timore.