Folco Orselli: prima Produzione per LifeGate Music

Per acquistare il cd Clicca qui Per ascoltare lo speciale di lunedì 08 novembre Clicca qui Se è vero che non c?è rosa senza spina allora deve valere anche il contrario. Sboccia in autunno la prima proposta discografica di LifeGate. È stato sul minuscolo palco di un locale buio e fumoso dei Navigli che è

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Se è vero che non c?è rosa senza spina allora deve
valere anche il contrario. Sboccia in autunno la prima proposta
discografica di LifeGate.

È stato sul minuscolo palco di un locale buio e fumoso
dei Navigli che è scoccata la storia di passione tra Folco
Orselli e LifeGate Radio, l?emittente culto di Milano, la cui
programmazione ad altissima qualità e bassissima
pubblicità ha portato una ventata di freschezza e di
coraggio di cui in tanti sentivano la mancanza.

Beh? c?è voluto un po?, ma con un po? di lungimiranza e
un po? di coraggio finalmente esce il disco di Folco Orselli
prodotto da LifeGate Music! Il primo pubblicato dal network
LifeGate.

Cantautore e Cantastorie, con radici musicali che affondano nel
porfido della vecchia Milano, folco canta con La Verve di Capossela
e con i toni che ricordano Tom Waits.

Nell?inevitabile gioco dei rimandi che serve a inquadrare un
nome nuovo quando si parla di musica sono questi i primi che
vengono in mente a chi deve descriverlo.
Troppo scontato e troppo banale però pensare all?ennesimo
clone. I tre si muovono come a cavallo di raggi che fuoriescono da
una stessa stella. Ma a cavallo di questi si spostano ben presto
lontano gli uni dagli altri. Waits a rincorrere la fiaba di Alice
nel Paese delle Meraviglie o a usar la voce come uno strumento a
percussione, Capossela a muoversi sghembo fra poesia e cadenze di
America Latina.

Folco invece resta qui imperterrito, a suonare dal vivo ogni
volta che può e a portarci lontano senza uscire dalla
metropoli, tracciando grottesche esistenze da hinterland, quelle
dei sosia di Elvis Presley per serate di periferia, o quelle di
oziosi e vagabondi della Milano del Seicento.

Dopo aver aperto concerti del calibro di Zucchero e di Tina
Turner le cose cambiarono. Folco iniziò a sperimentare un
altro tipo di canzoni e gli venne detto: ?signor Orselli, quello
che fa Lei teatro!?. Lui l?aveva preso come un complimento…
All?inizio la botta deve esser stata forte. Ma la reazione
c?è stata, si chiama Caravanserraglio, un ensemble
auto-organizzato di cantautori, musicisti, poeti e artisti vari che
da alcuni anni si propone regolarmente su diversi palchi
milanesi.

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