
Ha dato il via ai concerti ad alta quota ben 28 anni fa distinguendosi sin dall’inizio per il rispetto delle terre alte. Sancito anche da un manifesto.
Nel luglio 1976 i Buzzcocks aprirono il concerto per la seconda tappa dei Pistols a Manchester.
Bolton, Inghilterra, autunno 1975. Le bacheche dell’Institute of Technology sono tappezzate da foglietti bianchi con un annuncio scritto a mano.
“Cerco musicisti la cui canzone preferita sia “Sister Ray” dei Velvet Underground. Mi trovate nell’aula di psicologia. Firmato: Howard Trafford”.
Un’ora dopo, Howard viene raggiunto da un certo Peter Mc Neish, anche lui studente dell’istituto. I due, oltre al pezzo della band di Lou Reed scoprono di avere altre cose in comune,. Scrivono canzoni, compongono, suonano la chitarra e cantano, anche se Trafford è più orientato verso l’elettronica e McNesh verso il rock. Gli basta poco per decidere di formare una band e, dopo aver cercato in lungo e in largo due compagni all’altezza delle loro aspettative, con Garth Davies al basso e Mick Singleton alla batteria, mettono in piedi la prima formazione dei Buzzcocks. Il nome è una specie di gioco di parole tra il termine “buzz” (che sta per eccitazione da palcosenico) e “cock” che nello slang di Manchester significa “giovane maschio”.
Per loro, incarna lo spirito punk. Il concerto d’esordio è proprio all’Institute of Technology, il primo aprile del 1976.
Peter Mc Neish e Howard Trafford che nel frattempo hanno cambiato i loro nomi in Pete Shelley e Howard Devoto, sono sempre più affiatati. Seguaci dei Sex Pistols, decidono che vogliono essere tra le band che apriranno il concerto del gruppo di Johnny Rotten a Manchester, il mese successivo. Gli altri però non ne vogliono sapere e così la data salta: ma salta anche la band. Bassista e batterista lasciano. Solo quando viene reclutato il bassista Steve Diggle e il batterista John Maher, i Buzzcocks possono aprire il concerto per la seconda tappa dei Pistols a Manchester, nel luglio 1976.
Da li a poco i ragazzi non avranno più bisogno di fare da spalla a qualcuno.
Il successo arriva presto: dopo aver firmato con la United Artists, i Buzzcocks pubblicano tre album: Another Music In A Different Kitchen, Love Bites e A Different Kind of Tension.
Si scioglieranno prima di realizzare il quarto disco ma resteranno per tutti i cultori uno dei gruppi punk più importanti della storia.
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