Il modello virtuoso e sostenibile delle comunità energetiche rinnovabili sta riscontrando un successo innegabile in Italia.
L’industria ha un ruolo rilevante nella lotta ai cambiamenti climatici. Un percorso nel quale è fondamentale la scelta di un partner energetico di fiducia.
La lotta ai cambiamenti climatici rappresenta ormai una priorità. Si tratta di un’emergenza globale rispetto alla quale è necessario un approccio olistico, in grado di coinvolgere i decisori politici come i singoli cittadini, passando per i settori economico-produttivi più impattanti. Tra questi figura certamente quello industriale: secondo le stime contenute nel Global energy review dell’Iea, l’industria consuma il 38 per cento dell’energia mondiale, mentre il World resources institute ha calcolato che la produzione di energia ed il suo utilizzo in tutti i settori (nell’industria, negli edifici, nei trasporti) è responsabile del 73,2 per cento delle emissioni globali di CO2. Intraprendere un percorso di accelerazione della transizione energetica in atto rappresenta per le aziende non solo un’opportunità di mercato, ma una vera e propria necessità. Soprattutto per quelle dell’automotive: per l’Unione europea – che rispetto alle motorizzazioni tradizionali ha fissato target molto stringenti già a partire dal 2035 – il settore dei trasporti è responsabile del 30 per cento delle emissioni totali di CO2 nel continente, il 72 per cento delle quali proveniente dal solo trasporto stradale. Per l’industria dell’auto accelerare sul fronte della transizione energetica è la strada obbligata per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette, riducendo il proprio impatto ambientale nell’intero ciclo di produzione di vetture; ciò anche in un’ottica di autonomia energetica, per contribuire alla riduzione dei costi in bolletta in un momento in cui, per cause contingenti, la volatilità dei prezzi è estremamente elevata.
Per aumentare i livelli di autoproduzione energetica riducendo le emissioni inquinanti e quindi gli impatti sui cambiamenti climatici, gli operatori industriali devono intraprendere un percorso di efficienza energetica. Fondamentale è la scelta di un partner che li guidi nelle varie fasi – dalla consulenza al monitoraggio, fino all’esecuzione – per centrare l’obiettivo di un uso dell’energia più efficiente, sostenibile e autonomo. In quest’ottica Enel X Global Retail si pone sul mercato come partner energetico di fiducia, in grado di accompagnare le piccole e medie imprese e i grandi player industriali in una roadmap di efficienza energetica.
La linea di business globale del gruppo Enel offre diverse soluzioni per le aziende, al fine di accelerare l’innovazione e guidare la transizione: conta 7,2 milioni di clienti, gestisce servizi come il demand response per circa 8,2 gigawatt di capacità totale a livello globale e può contare su 751 megawatt di capacità di accumulo installata. Partendo da un’approfondita analisi delle esigenze specifiche di ogni realtà, Enel X Global Retail crea un percorso di soluzioni modulari e integrate che rispondono agli obiettivi del cliente. Si parte dalla misurazione, per determinare l’impatto delle emissioni prodotte dall’azienda e delineare la migliore strategia energetica per mitigarlo; si prosegue con la strategia e con la roadmap da seguire, per poi passare alla fase dell’implementazione e dell’esecuzione, utilizzando una o più soluzioni tratte da un ampio ecosistema di prodotti e servizi elettrificati. Il processo termina con la misurazione e la reportistica, per alimentare un processo circolare di miglioramento continuo.
Un esempio concreto di questa roadmap è la partnership con Ferrari, produttrice di auto sportive e da corsa di lusso e scuderia più titolata della Formula 1: Enel X ha progettato innanzitutto un impianto fotovoltaico, che avrà una potenza massima di 1.535 Kilowatt picco (kWp) e comprenderà più di 3.800 pannelli solari dislocati in quattro diverse zone, per coprire in parte i consumi di diverse aree della sede Ferrari. Sarà poi realizzata una pensilina parcheggio completamente off-grid, costituita da un impianto fotovoltaico e da un sistema di accumulo batterie, per soddisfare le esigenze di ricarica della nuova linea ibrida e dei futuri veicoli full-electric. Si tratta di una centrale che produce energia esclusivamente attraverso un impianto fotovoltaico da 5,5 kWp, con pannelli bifacciali e accumulo in batteria da 20 kWh; le prestazioni di ricarica potranno essere monitorate attraverso l’Energy Management di Enel X, che proietterà i dati in tempo reale su uno schermo integrato.
In 25 anni, il progetto porterà a un risparmio di oltre 18.500 tonnellate di CO2; l’impianto consentirà di generare 1.626.802 chilowattora l’anno, contribuendo alla riduzione delle emissioni e al raggiungimento degli obiettivi dell’azienda. La Casa di Maranello, infatti, punta ad aumentare i propri livelli di autoproduzione energetica e a ridurre le emissioni di CO2 per diventare carbon neutral entro il 2030, cinque anni prima della scadenza prevista dall’Ue. Fornirà in questo modo un contributo concreto alla lotta ai cambiamenti climatici.
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