Sannazzaro de’ Burgondi, cosa è successo alla raffineria della Eni
Una raffineria della Eni nelle campagne pavesi è in fiamme da questo pomeriggio. Non si escludono feriti.
Una raffineria della Eni nelle campagne pavesi è in fiamme da questo pomeriggio. Non si escludono feriti.
Come ogni settembre, è il momento della revisione del Dow Jones sustainability index, uno dei più importanti indici etici. Si tratta di quegli indici che monitorano le performance delle grandi società quotate che rispettano i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance). Ed è un momento di sorprese amare per le italiane: Eni, Unicredit e StMicroelectronics
Una sanzione da 14,5 milioni di euro: a tanto ammonta il provvedimento inferto dall’Antitrust a Acea, Edison, Eni, Enel Energia e Enel servizio elettrico. “Pratiche aggressive nella fatturazione dei consumi” è la motivazione. In particolare, come si legge nella nota dell’autorità, “i meccanismi di fatturazione e le ripetute richieste di pagamento per bollette non corrispondenti
Martedì mattina, 12 aprile, i climber di Greenpeace sono entrati in azione nella Galleria Umberto I di Napoli, dove hanno aperto uno striscione di circa 150 metri quadrati raffigurante l’incidente della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon (quella del golfo del Messico, 2010). L’immagine era accompagnata dalla scritta “Mai più” e dall’invito a votare Sì al referendum
“Glielo diciamo all’Ispra o no?”, “No, io sono qua con loro ma non glielo dico… io mi sto zitto e basta”, “Ce le rimettiamo… le compriamo e si rimettono”, “Eh va beh, le cozze dove le andiamo a prendere uguali?”. È questo il surreale dialogo tra due dipendenti Eni intercettati in alcune conversazioni telefoniche
Ai domiciliari cinque lavoratori dell’Eni presso l’impianto di Viggiano in Val d’Agri, Basilicata. Indiscrezioni sul coinvolgimento del compagno della ministra Guidi.
Un gruppo di attivisti di Greenpeace si è arrampicato sulla piattaforma Agostino B, al largo di Marina di Ravenna, a circa 15 chilometri dalla costa, dove ha srotolato due striscioni che invitano a votare sì al referendum del 17 aprile. L’esposto in procura L’organizzazione ambientalista ha inoltre presentato un esposto in 30 procure della Repubblica, in cui denuncia
Pochi giorni fa la norvegese Statoil e altre grandi compagnie petrolifere hanno deciso di abbandonare l’Artico perché troppo rischioso e troppo costoso da trivellare. Firma la petizione su Change.org Lo scioglimento dei ghiacci causato dal riscaldamento globale sta rendendo accessibili molte rotte artiche finora impraticabili dove sarebbero conservate enormi quantità di gas e petrolio, tra
Produrre petrolio, ma non investire più nel petrolio. È il paradosso che sta per accadere in Norvegia. Il Paese, che è il terzo esportatore mondiale di greggio dopo Arabia Saudita e Russia, intende cambiare linea e disinvestire dall’industria petrolifera, imponendo un dietrofront ai fondi di stato alimentati proprio dagli ingenti proventi che derivano dall’estrazione delle sue