La situazione nelle carceri italiane è drammatica. Ma il governo continua a introdurre nuovi reati e inasprire le pene.
Eni, sparite le cozze utilizzate come indicatori ambientali
“Glielo diciamo all’Ispra o no?”, “No, io sono qua con loro ma non glielo dico… io mi sto zitto e basta”, “Ce le rimettiamo… le compriamo e si rimettono”, “Eh va beh, le cozze dove le andiamo a prendere uguali?”. È questo il surreale dialogo tra due dipendenti Eni intercettati in alcune conversazioni telefoniche
“Glielo diciamo all’Ispra o no?”, “No, io sono qua con loro ma non glielo dico… io mi sto zitto e basta”, “Ce le rimettiamo… le compriamo e si rimettono”, “Eh va beh, le cozze dove le andiamo a prendere uguali?”.
È questo il surreale dialogo tra due dipendenti Eni intercettati in alcune conversazioni telefoniche finite negli atti dell’ordinanza che riguarda le attività dell’Eni, nell’ambito dell’inchiesta sulle attività estrattive in Basilicata, di cui è titolare la procura della Repubblica di Potenza.
Siamo nel 2014, la nave Firenze dell’Eni (utilizzata per la produzione petrolifera offshore) è ormeggiata al largo di Brindisi, e i tecnici dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) hanno installato gabbie con le cozze al fine di rilevare un possibile inquinamento ambientale causato dalle acque reflue scaricate dalla motonave, poiché nei tessuti dei mitili si bio-accumulano gli inquinanti, come metalli e idrocarburi.
Succede però che il mare un giorno è troppo forte, e i sacchetti con le cozze si rompono. Bel problema. Che fare? Avvisare l’Ispra o far finta di niente e cercare di sostituire le cozze perdute con altre? Per il giudice delle indagini preliminari (gip) cui è affidata l’inchiesta, alcuni dipendenti Eni “omettono deliberatamente di avvertire l’Ispra” dell’accaduto e sostituiscono le cozze con “altri mitili da loro procurati, inficiando di fatto l’efficacia del controllo ambientale“.
Secondo il gip due dei dipendenti Eni (oggi agli arresti domiciliari) “sono apparsi ancora una volta soggetti portatori di una significativa attitudine a incidere illecitamente sulle situazioni attraverso meccanismi di alterazione“, fino a spingersi “a situazioni artificiose destinate a ostacolare gli accertamenti”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il 26 febbraio 2023 a causa del mare mosso 94 migranti annegarono a 300 metri dalla costa calabrese: non ci furono soccorsi nonostante gli allarmi.
L’emendamento “No ponte” voluto dalla Lega per il ddl sicurezza è stato approvato dalla Camera. Una decisione che rischia di avere conseguenze anche su altri fronti.
Una legge regionale difenderà la comunità Lgbtqia+ dalle discriminazioni: un passo in controtendenza rispetto alle politiche nazionali.
Il datore di lavoro di Satnam Singh, Antonello Lovato, è stato arrestato per omicidio doloso con dolo eventuale.
Alle ultime elezioni alcuni comuni hanno chiesto di togliere le doppie file dai seggi per superare la divisione di genere. Un punto di partenza di una strada ancora lunga.
Il giovane bracciante indiano poteva salvarsi, se fosse stato soccorso in tempo dai Lovato, già indagati da 5 anni. A Latina la piazza prova a ribellarsi.
L’atroce morte del 31enne indiano nell’Agro-pontino riapre il dibattito sul caporalato e sullo sfruttamento nei campi di tutta Italia.
Il Parlamento ha approvato in prima lettura l’elezione diretta del presidente del Consiglio e in via definitiva l’autonomia. Tra le preoccupazioni dei critici, anche quelle sull’ambiente.