
Perché si torna a parlare di eolico offshore in Italia
Nelle scorse settimane sono almeno due i progetti presentati, al largo delle coste riminesi e siciliane. Il potenziale è enorme, ma la macchina burocratica resta farraginosa.
Nelle scorse settimane sono almeno due i progetti presentati, al largo delle coste riminesi e siciliane. Il potenziale è enorme, ma la macchina burocratica resta farraginosa.
L’ultimo rapporto dell’IRENA evidenzia ancora una volta come il carbone abbia perso definitivamente la sua competitività a vantaggio delle rinnovabili.
Grande due volte il London Eye, questa turbina eolica costruita dall’americana General Electric farà parte della Dogger Bank, l’impianto offshore più grande al mondo.
La prima delle 102 turbine eoliche è entrata in funzione e fornisce energia elettrica alla rete. Una volta completato nel 2020 l’East Anglia One sarà il parco eolico più grande al mondo.
Il mondo della finanza continua a credere nelle rinnovabili. Secondo i dati di BloombergNEF nel 2018 il fotovoltaico per la prima volta raggiunge 100 GW di nuova potenza installata.
Inizia a produrre energia il parco eolico offshore Walney Extension, nel Mare d’Irlanda, e alimenterà 600mila case con energia pulita.
Il Parlamento ha varato un piano per portare la Danimarca a produrre elettricità 100% rinnovabile entro il 2030 e raggiungere nel 2050 l’indipendenza energetica.
Grazie all’eolico la Svezia centrerà i suoi obiettivi sulle rinnovabili con 12 anni di anticipo.
Il Paese leader dell’eolico, ha deciso di continuare ad investire nelle rinnovabili, per produrre metà dell’energia da fonte rinnovabile entro il 2030.
General Electric sta sviluppando la più grande e potente turbina eolica offshore del mondo, alta cinque volte l’arco di trionfo di Parigi per 12 MW di potenza.