
Allevamenti intensivi in Italia, il nord detiene il primato
L’abbandono degli allevamenti intensivi è il cambiamento necessario per il benessere di animali e persone. Essere Animali continua a combattere per questa causa.
L’inquinamento può assumere diverse forme. C’è l’inquinamento dell’aria causato soprattutto dalla combustione di fonti fossili da parte delle fabbriche e dal settore dei trasporti. L’aria viene invasa dalle polveri sottili (pm10 e pm2,5) che causano danni all’ambiente e alla salute di chi vive sulla Terra. Poi c’è l’inquinamento della terra e delle acque, dovuto all’uso di metalli pesanti e sostanze chimiche e tossiche che distruggono la fertilità e la ricchezza di questi elementi. Per seguire tutti gli aggiornamenti su questi temi e non solo, leggi le news su smog e inquinamento su LifeGate.
L’abbandono degli allevamenti intensivi è il cambiamento necessario per il benessere di animali e persone. Essere Animali continua a combattere per questa causa.
Nell’isola di Trindade, nell’Atlantico, un team di scienziati ha fatto una scoperta “nuova e terrificante”: la plastica è fusa nelle rocce.
Nel mondo, respirare aria pulita è una rarità. I limiti di PM2,5 indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità vengono superati quasi ovunque.
Per la Commissione europea, in alcune zone d’Italia l’inquinamento delle acque da nitrati non sta migliorando o si sta aggravando.
29 città su 95 hanno superato i limiti giornalieri di PM10 nel 2022: lo dice il rapporto Mal’aria di Legambiente. Al nord la le situazioni peggiori.
Per fare un paio di sneakers occorrono 65 componenti e 360 fasi di lavorazione, nel mondo ogni anno ne vengono prodotti 24 miliardi di paia.
Un rapporto dell’Unep illustra gli effetti dell’accumulo nel suolo della plastica utilizzata in agricoltura e le possibili soluzioni all’emergenza ambientale.
La chimica verde è un tassello imprescindibile del processo di decarbonizzazione. Tra agricoltura e industria, le sue applicazioni sono numerose.
Uno studio di un gruppo di ricercatori cinesi ha analizzato il rapporto tra esposizione alle polveri sottili e numero di morti alla nascita.
Con l’arrivo della stagione fredda, tornano drammatici i livelli di inquinamento a Nuova Delhi: 40 volte superiori al limite massimo.