Libertà di stampa. L’Italia precipita: è 77esima nella classifica mondiale
L’Italia perde quattro posizioni nella classifica mondiale della libertà di stampa stilata da Reporter senza frontiere. Siamo ormai 77esimi.
L’Italia perde quattro posizioni nella classifica mondiale della libertà di stampa stilata da Reporter senza frontiere. Siamo ormai 77esimi.
Leonardo DiCaprio rischia di essere espulso dall’Indonesia dopo aver denunciato l’impatto dell’espansione delle piantagioni di palma da olio sulle foreste.
Nell’ultimo attacco alla libertà di espressione in Turchia, tre professori universitari che hanno firmato una petizione di pace nel gennaio 2016 sono stati incarcerati da un tribunale di Istanbul con l’accusa di propaganda terroristica. I tre sono stati arrestati il 15 marzo 2016, in attesa del completamento dell’indagine penale. Le forze di sicurezza hanno chiesto pene detentive
La giornata rappresenta un’opportunità per celebrare i principi fondamentali della libertà di stampa e rendere omaggio ai giornalisti che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere.
Mazen Darwish, giornalista siriano attualmente in prigione, è il vincitore del World Press Freedom Prize 2015 istituito dall’Unesco.
Si chiama Foia, acronimo che sta per Freedom of information act. In base a questa legge, la pubblica amministrazione ha obblighi di informazione, pubblicazione e trasparenza e i cittadini hanno diritto a chiedere ogni tipo di informazione prodotta e posseduta dalle amministrazioni che non contrastino con la sicurezza nazionale o la privacy. Più di
Come da tradizione, Reporter senza frontiere (Reporters without borders) ha pubblicato l’indice sulla libertà di stampa aggiornata al 2015. La classifica prende in considerazione 180 paesi basandosi su diversi criteri, tra cui il pluralismo e l’indipendenza dei mezzi di informazione, il rispetto per la sicurezza e la libertà dei giornalisti e il grado di protezione
Nella notte tra il 7 e l’8 gennaio, sull’account Instagram non ufficiale dell’artista britannico Banksy è comparsa una foto. Un’immagine che rappresenta al meglio tutte le parole spese finora sull’attentato terroristico compiuto nella redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, in rue Nicolas Appert a Parigi. Nell’immagine si vede una matita, ieri. Seguita
Mai più in cattività. Ecco le storie di alcuni delfini, liberati dalla prigionia e tornati liberi di nuotare in mare aperto.
La data coincide con quella della Giornata mondiale Onu dell’informazione per lo sviluppo, che abbiamo usato come utile promemoria per questo giro di boa, per lanciare una sfida, per virare verso il futuro. Perlomeno, quello che vogliamo. Da venerdì 24 ottobre le idee LifeGate non sono più proprietà riservata, sono comuni, sono Creative Commons.