Cosa è successo in Italia nel 2016
Referendum, migranti, Regeni, terremoto, banche, Costituzione: sono questi i tag dell’anno che stiamo per consegnare ai posteri. Cosa è successo in Italia nel 2016.
Referendum, migranti, Regeni, terremoto, banche, Costituzione: sono questi i tag dell’anno che stiamo per consegnare ai posteri. Cosa è successo in Italia nel 2016.
Paolo Gentiloni, incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha ultimato le consultazioni alla Camera dei deputati per verificare l’esistenza di una maggioranza per formare un nuovo governo. Gli incontri tra l’ormai uscente ministro degli Esteri e le delegazioni dei partiti sono in corso. Nel pomeriggio farà ritorno al Quirinale per esporre le proprie conclusioni
Promette di crescere rapidamente la rete di ricarica autostradale. Dopo l’accordo tra alcuni dei più importanti marchi automobilistici al mondo per la realizzazione di 400 stazioni ultraveloci lungo le arterie del Vecchio Continente, ora anche l’Enel, il principale fornitore d’energia in Italia, si muove per favorire la diffusione delle vetture alimentate a batteria. Quello che
“La legge di Bilancio 2017 è stata approvata anche dal Senato. Stasera alle 19 sarò al Quirinale per formalizzare le dimissioni da Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono stati mille giorni straordinari, grazie a tutti e viva l’Italia”. Si chiude così, con queste parole del premier, l’esperienza del governo Renzi, caduto sulla vittoria del No
I no hanno vinto al referendum costituzionale del 4 dicembre e la riforma Boschi è stata respinta. Il primo ministro Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni.
C’è già un primo, significativo dato sul referendum costituzionale di domenica, ed è l’affluenza al voto da parte degli italiani all’estero: siamo oltre il 40 per cento, un dato molto alto se paragonato al 32 per cento delle elezioni politiche del 2013 o al 19 per cento per il più recente referendum sulle trivelle, quando
Quali sono gli strumenti pratici per prevenire i disastri del maltempo.
Il governo ha concesso l’autorizzazione per la ricerca di idrocarburi tramite air gun nel golfo di Taranto. Lanciata una petizione per ricorrere al Tar e proteggere i cetacei.
Ogni anno in Italia 14,8 miliardi di euro vengono dati in sussidi alle fonti fossili, una delle cause principali dei cambiamenti climatici. Il dossier di Legambiente mostra, dati alla mano, cosa andrebbe fatto per rispettare l’Accordo di Parigi.
Per abbandonare i combustibili fossili bisogna prima di tutto interrompere gli incentivi fiscali alle fonti non rinnovabili. È questa in estrema sintesi quello che emerge dalle battute finali della Cop 22. Eppure, mentre con una mano alcuni dei principali produttori di CO2 del mondo si impegnano a ridurre l’impatto sul clima firmando accordi (non vincolanti), con l’altra