Cosa c’è da sapere sull’arrivo della formica di fuoco in Italia
Sono state ritrovate in Sicilia 88 colonie stabili di formica di fuoco. Ora di invadere tutta Europa a causa del riscaldamento globale.
Sono state ritrovate in Sicilia 88 colonie stabili di formica di fuoco. Ora di invadere tutta Europa a causa del riscaldamento globale.
Le specie aliene invasive hanno un enorme impatto ecologico, sanitario, economico. Ma esistono delle strategie per tenerle sotto controllo.
Il numero di ippopotami della cocaina, secondo l’ultimo censimento, è di gran lunga maggiore di quanto ipotizzato e con esso i rischi per l’ecosistema.
Circa 900 specie aliene sono presenti nel Mediterraneo. Una minaccia che può diventare un’opportunità per la pesca e la creazione di aree protette.
In alcune regioni del nord Italia sono iniziate le immissioni di Trissolcus japonicus per il controllo biologico della cimice asiatica.
Il consiglio dei ministri ha approvato un regolamento per facilitare il rilascio nei nostri fiumi di specie alloctone.
Uno studio a dir poco originale propone alcuni scenari sugli effetti del riscaldamento globale. E lo fa guardando a forme di vita extraterrestri. C’è poco da stare sereni.
In un mondo globalizzato e in continuo mutamento, sono molte le specie di piante e animali che trovano nuovi modi per colonizzare habitat al di fuori della propria area di origine, minacciando di conseguenza le comunità indigene e i delicati equilibri che si sono formati nel tempo. Una vera e propria invasione da parte di
Un gruppo 450 scienziati (di cui un centinaio italiani) di 39 Paesi del mondo ha sottoscritto una lettera-appello per chiedere una valutazione d’impatto ambientale relativa all’allargamento del Canale di Suez. A poco tempo dal completamento dei lavori, infatti, una vera e propria valutazione ambientale non è ancora stata redatta. Foto: ©Getty Images La
L’Unione europea ha avviato un progetto per tutelare una specie di tartaruga palustre ligure, la Emys orbicularis ingauna, ritenuta addirittura estinta in natura fino a qualche tempo fa, e la sua parente diretta, la tartaruga palustre europea. Il motivo: la concorrenza con la “cugina” americana, altrettanto carina, ma che compete per lo stesso cibo.