
Gaza, l’esercito israeliano spara: 17 palestinesi morti e 1.400 feriti
Il bilancio provvisorio dei violenti scontri, nella striscia di Gaza, tra manifestanti palestinesi e esercito israeliano è di 15 morti e più di mille feriti.
Il bilancio provvisorio dei violenti scontri, nella striscia di Gaza, tra manifestanti palestinesi e esercito israeliano è di 15 morti e più di mille feriti.
L’organizzazione palestinese Hamas ha modificato per la prima volta in 30 anni il proprio programma politico. Gelo da Israele.
A sedici anni Nana Ashour ha già le idee molto chiare: da grande sarà una batterista provetta e nessuno potrà impedirglielo. Per questo tutti i giorni prende lezioni di musica e percussioni nella scuola di musica Sayed Darwish. Non vi sarebbe nulla di strano in un sogno che ormai accomuna migliaia di adolescenti di tutto
I Pink Floyd hanno annunciato a sorpresa, con un messaggio pubblicato sulla loro pagina Facebook ufficiale, la propria “reunion” per sostenere la causa di un gruppo di attiviste della Freedom Flotilla Coalition, un’organizzazione filo-palestinese che da anni si batte per porre fine all’assedio di Gaza. Nel post si legge che i membri della band “David
Nella Striscia di Gaza manca spesso l’energia elettrica. E i rifornimenti di carburante vengono decisi da Israele, dopo gli ultimi accordi di pace. Per questo due studenti dell’università di Gaza, Jamal Al Miqaty e Khalid Al Bardawil, ingegneri meccatronici, hanno realizzato la prima auto solare palestinese. https://www.youtube.com/watch?v=YHBuD86rj-E La due posti monta sul tetto e sul
È stato definitivamente chiuso lo zoo di Khan Younis nella Striscia di Gaza, in cui i pochi animali superstiti vivevano in condizioni terribili. Ora li aspetta una nuova vita.
La Exxelia produce dispositivi usati anche a scopi militari. Una famiglia palestinese che ha perso tre bambini la accusa: “Complice di crimini di guerra”.
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver irrorato i campi coltivati dai contadini palestinesi nelle vicinanze del confine con pesticidi per questioni di sicurezza.
Banksy, probabilmente nato a Bristol negli anni Settanta, ha mantenuto segreto il proprio nome e nascosto il proprio volto per tutta la carriera, malgrado i molti tentativi più o meno convincenti di svelarne l’identità. In un’intervista esclusiva rilasciata nel 2003 al Guardian ha rivelato di aver iniziato a creare graffiti da adolescente per fuggire dai
Banksy è stato nella striscia di Gaza. E ha lasciato il segno. Sul sito ufficiale dell’artista britannico sono state pubblicate le foto di quattro nuovi graffiti realizzati sulle rovine e un video dal titolo Make this the year you discover a new destination, un invito ironico a “scoprire una nuova destinazione” quest’anno: Gaza. “Uno scenario