La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Thom Yorke scrive a Babbo Natale: basta portare regali ai petrolieri
Anche questa volta Thom Yorke, voce solista dei Radiohead, ha preso parte attiva a iniziative di sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico, che si sono svolte a Parigi in occasione della Cop21, la ventunesima conferenza mondiale sul clima. RT if you stand with @thomyorke for tough action on climate change at #COP21 (it’s fake
Anche questa volta Thom Yorke, voce solista dei Radiohead, ha preso parte attiva a iniziative di sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico, che si sono svolte a Parigi in occasione della Cop21, la ventunesima conferenza mondiale sul clima.
RT if you stand with @thomyorke for tough action on climate change at #COP21 (it’s fake snow) #ClimateMarch pic.twitter.com/FqcosRUrCe
— Greenpeace UK (@GreenpeaceUK) 29 Novembre 2015
Prima ha sfilato per le strade di Londra, improvvisando un dj set a bordo di un carro, durante la marcia per il clima del 29 novembre scorso organizzata da Greenpeace UK.
Il 4 dicembre, poi, è salito insieme a Patti Smith e Flea dei Red Hot Chili Peppers, sul palco del Pathway to Paris – conferenza-concerto in concomitanza con Cop21 dell’ONU e che ha ospitato gli interventi di Bill McKibben, Naomi Klein e Vandana Shiva. In quell’occasione, il cantante ha eseguito dal vivo anche due canzoni inedite che, come riportato dalla rivista musicale inglese NME, potrebbero essere contenute nel nuovo album dei Radiohead, sul quale si vocifera già da un po’.
E di ritorno da Parigi e con il Natale che si avvicina, il cantante ha deciso di scrivere la sua personale letterina a Babbo Natale, partecipando al Letters of Noel Project (promosso da Letters Live, l’incontro annuale organizzato da Letters of Note, sito che tenta di preservare la corrispondenza epistolare cartacea) in occasione del National Letter Writing Day che si è svolto il 7 dicembre scorso.
Caro Babbo Natale, dall’ultima volta che ti ho scritto (avevo nove anni) ho provato ad essere buono, anche se ogni tanto ho fallito in modo eclatante. Ho anche provato a fare quello che mi veniva detto, nonostante spesso mi sia divertito a fare esattamente l’opposto. Ma ho sempre provato a dare amore e non causare dolore.
La lettera continua con un grande classico: il desiderio di una nevicata nel giorno di Natale per i propri figli. Ma verso la fine, Yorke non si è lasciato scappare l’occasione per dimostrare ancora una volta il proprio impegno ambientalista:
Non ti chiederò di risolvere i problemi dell’umanità. Quelli sono problemi solamente nostri.
Ma forse quest’anno potresti considerare di non dare alcun regalo ai dirigenti delle compagnie petrolifere e ai politici di cui comprano il consenso?
Qui il testo integrale della lettera.
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