
Al via a Bonn la Cop 23. Nel 2017 nuovi record per i cambiamenti climatici
Nel giorno dell’apertura della Cop23, un rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale fornisce nuove cifre allarmanti sui cambiamenti climatici.
Nel giorno dell’apertura della Cop23, un rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale fornisce nuove cifre allarmanti sui cambiamenti climatici.
Sembrano obbligazioni come tutte le altre, ma servono per contrastare il cambiamento climatico. Sono i green bond e ormai valgono centinaia di miliardi.
La lotta contro il riscaldamento globale deve essere la priorità. Lo mettono per iscritto 200 investitori, in una lettera ai leader del G7 e del G20.
L’Organizzazione meteorologica mondiale segnala un aumento di quasi un grado rispetto alla media del secolo scorso: cresce il rischio di disastri naturali.
Dal G20 i due paesi, responsabili di quasi il 40 per cento delle emissioni globali, hanno ratificato l’accordo sul clima. Un evento storico, dalla Cop21 ad oggi.
Moody’s, una delle più importanti agenzie di rating al mondo, d’ora in poi darà i voti alle società basandosi anche sull’Accordo di Parigi.
Le due stelle di Hollywood hanno prestato i propri volti per una campagna per la riduzione del consumo di carne per constrastare i cambiamenti climatici.
L’industria del cemento è troppo inquinante, tanto più alla luce dell’Accordo di Parigi. Se ci tiene ai suoi profitti, deve correre ai ripari.
A pochi giorni dalla firma dell’accordo di Pargi, il Dalai Lama con i capi religiosi non hanno dubbi: “Prenderci cura della Terra è nostra responsabilità condivisa”.
Solo nel 2015 le 5 maggiori industrie petrolifere hanno impiegato il triplo delle risorse messe in campo dalla controparte per manipolare il dibattito sui cambiamenti climatici.