Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Ieri sera, domenica 17 aprile, c’è stato un guasto in una raffineria a Genova, per la precisione a Busalla, in Valle Scrivia, alle spalle del capoluogo ligure. I vigili del fuoco parlano di una copiosa fuoriuscita di petrolio provocata dalla rottura di cinque condutture della raffineria Iplom. Il petrolio è finito indirettamente nel torrente Polcevera,
Ieri sera, domenica 17 aprile, c’è stato un guasto in una raffineria a Genova, per la precisione a Busalla, in Valle Scrivia, alle spalle del capoluogo ligure. I vigili del fuoco parlano di una copiosa fuoriuscita di petrolio provocata dalla rottura di cinque condutture della raffineria Iplom. Il petrolio è finito indirettamente nel torrente Polcevera, che sfocia in mare a Genova.
Cinque squadre dei pompieri stanno cercando di fermare il petrolio prima che raggiunga il mare, o almeno di bloccarne la maggior quantità possibile. Delle ruspe sono state posizionate sul greto del Polcevera, spostando massi e scavando un solco che ha permesso il posizionamento di una sorta di piccole dighe capaci di fermare il flusso del greggio. È stata anche gettata in acqua una schiuma speciale, utilizzata per diluire la massa liquida e attenuare il rischio di incendi, ma la quantità di petrolio è tale che sono state necessarie sei ore per completare questa operazione.
Gli ultimi aggiornamenti possono essere seguiti attraverso Twitter, con l’hashtag #Iplom.
Tweet riguardo Iplom
L’Iplom è una raffineria che chiunque arrivi a Genova da Milano vede alla sua destra a pochi km dal capoluogo ligure. I suoi oleodotti sono lunghi 24 km, con tubi 40 e da 20 cm in acciaio. Sono quasi sempre interratti a un metro di profondità, sbucando in superficie solo per alcuni tratti nell’attraversamento di piccoli corsi d’acqua. Non è ancora chiaro se la rottura sia avvenuta in uno di questo punti. Ogni giorno la raffineria spedisce circa 7.000 tonnellate di prodotto. Il 50% via autobotte e ferrocisterna, il 50% via oleodotto.
La Procura della Repubblica di Genova ha disposto il sequestro del deposito costiero della Iplom in località Fegino.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
https://youtu.be/15s7XTo6JPc I torrenti della città di Genova sono nuovamente al centro dell’attenzione nazionale. Questa volta non sono il dissesto idrogeologico e l’ennesima alluvione a ferire la città ma il petrolio che si è riversato nel piccolo rio Penego, sotto il quale passa l’intricata rete dell’oleodotto di collegamento tra il Porto petroli della città, lo stabilimento
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.
Un rapporto pubblicato dal Wwf mette in luce quali sono le cause economiche della deforestazione in Amazzonia.

