Ucciso Rojas Gonzales, attivista ambientale che si opponeva alla costruzione di una diga in Perù

Nuovo omicidio a sfondo ambientale in Perù. Ucciso un attivista che lottava contro la costruzione di una diga sul fiume Marañón.

Un altro difensore dell’ambiente è caduto nell’adempimento della propria missione, proteggere il suo territorio dallo sfruttamento indiscriminato. Hitler Ananías Rojas Gonzales, 34 anni, è stato ucciso con cinque colpi di pistola la mattina del 28 dicembre, mentre si dirigeva verso la sua abitazione nella città di Yagen, in Perù.

 

L'attivista ambientale peruviano Rojas Gonzales
Hitler Ananías Rojas Gonzales, l’attivista ambientale ucciso in Perù. Immagine da un reportage televisivo del programma Cuarto Poder

 

L’uomo era da anni vittima di minacce e insulti per la sua ferma opposizione alla realizzazione di una centrale idroelettrica che potrebbe sfruttare le acque del fiume Marañón, uno dei più importanti del bacino amazzonico.

 

L’omicidio di Rojas Gonzales si aggiunge a quelli di altri attivisti ambientali uccisi in Perù nel 2014, tra questi Edwin Chota, capo della tribù Alto Tamaya-Saweto, famoso per le sue battaglie per proteggere l’Amazzonia e la sua comunità dalla deforestazione e dalla costruzione di centrali idroelettriche. Secondo la ong britannica Global Witness nel 2014 sono stati documentati 116 omicidi ai danni di attivisti ambientali avvenuti in 17 paesi differenti, inoltre la maggior parte dei crimini di questo tipo rimane impunito.

 

Deforestazione in Perù
La costruzione di centrali idroelettriche favorisce la deforestazione © Jason Edwards/National Geographic Creative/Corbis

 

I concittadini di Rojas Gonzales sostengono che aveva giurato che avrebbe difeso il fiume Marañón “a costo della propria vita”. L’uomo era fermamente contrario alla realizzazione della diga perché avrebbe provocato lo spostamento di oltre mille persone, oltre a una serie di gravi conseguenze ambientali. Il progetto, denominato Chadín 2, è della società brasiliana Odebrecht, attualmente coinvolta in un grosso scandalo relativo a corruzione e riciclaggio di denaro.

 

Attualmente la costruzione della diga è ferma a causa della diffusa opposizione manifestata dalle comunità locali delle regioni di Cajamarca e Amazonas. Al momento del suo omicidio Rojas Gonzales era appena stato eletto sindaco di Yagen.

 

Il progetto Chadín 2 non è l’unica minaccia cui il Perù deve far fronte, ci sono progetti per costruire 151 nuove dighe nei prossimi venti anni, tutte concentrate in cinque dei sei affluenti del Rio delle Amazzoni che attraversa il paese. Secondo un’analisi condotta nel 2012 dal ricercatore Matt Finer il 47 per cento delle dighe future avrà un elevato impatto ambientale, mentre più dell’80 per cento favorirebbe la deforestazione.

 

Scimmia in Perù
La costruzione di centrali idroelettriche minaccia la ricca biodiversità del Perù © Kevin Schafer/Corbis

 

Se il progetto Chadín 2 proseguisse l’impatto sarebbe tremendo e ne farebbero le spese le comunità indigene e la ricchissima biodiversità peruviana. Ci sono però ancora uomini come Hitler Ananías Rojas Gonzales, che lottano a rischio della vita per proteggere l’ambiente.

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