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I cambiamenti climatici rendono più fragili le foreste: spetta a noi tutelarle
L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
La deforestazione è la distruzione (o la netta riduzione) di boschi e foreste dovuta soprattutto alle attività umane. L’area del mondo più colpita dalla deforestazione, stando ai dati del Global forest watch 2021, è innanzitutto l’Amazzonia brasiliana, seguita dalla Repubblica Democratica del Congo e dalla Bolivia. Le cause della deforestazione variano a seconda delle aree coinvolte: in Amazzonia la foresta viene distrutta soprattutto per fare spazio agli allevamenti intensivi di bestiame e alle piantagioni colture destinate soprattutto ai mangimi degli animali, in primis la soia. Ne deriva che anche noi, con i nostri consumi, spesso ne siamo complici pur senza esserne pienamente consapevoli. In Indonesia e Malesia, invece, la foresta tropicale a lungo è stata a lungo distrutta per fare spazio alle piantagioni di palme da olio: la moratoria adottata dal governo ha nettamente migliorato la situazione, fermando l’espansione agroindustriale e facendo crollare il tasso di deforestazione. Altre industrie che contribuiscono alla deforestazione sono quella mineraria e del legname. Le conseguenze della deforestazione sono gravi, vaste e articolate. Venendo a mancare il serbatoio naturale di CO2 rappresentato dagli alberi, le concentrazioni di gas serra in atmosfera aumentano contribuendo così al riscaldamento globale. Abbattere le foreste significa anche distruggere l’habitat naturale delle specie animali e vegetali autoctone, minacciando la biodiversità, e rendere il territorio più vulnerabile al dissesto idrogeologico. Le foreste hanno infine un forte valore identitario e culturale, soprattutto per i popoli indigeni che ne sono custodi. LifeGate.it segue da vicino il tema della deforestazione in Amazzonia e altre zone del pianeta, dando spazio agli studi più autorevoli e alle possibili soluzioni.
L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
I koala e altri animali australiani sono minacciati dalla deforestazione che fa spazio ai pascoli di bovini. Greenpeace chiede a McDonald’s di rendere trasparente la filiera della carne e influenzare le pratiche del settore.
Il documentario di Camilo de Castro Belli e Brad Allgood fa luce sul collegamento tra allevamenti di bestiame, sviluppo economico e sociale e attività illegali.
I dati satellitari diffusi dal Brasile sull’Amazzonia indicano che nel primo semestre dell’anno sono stati registrati quasi 13.500 incendi.
Un nuovo rapporto di Wri e università del Maryland fa il punto sulla deforestazione. Miglioramenti in Brasile e Colombia, ma passi indietro altrove.
Alcuni ambientalisti sono accampati nella foresta di Grünheide, vicino a Berlino, destinata a essere abbattuta per fare spazio alla fabbrica di Tesla.
Il Tren Maya è una linea ferroviaria di 1500km in Messico. Fa parte dei progetti di sviluppo economici del Paese ed è destinato ai turisti. Rappresenta però una minaccia per l’ambiente e le culture locali.
L’annuncio del Brasile durante un summit con altre nazioni sudamericane. Non è chiaro quanto sarà capiente e se Lula rinuncerà ai combustibili fossili.
Il governo dell’Indonesia ha avviato una mappatura delle piantagioni di palme da olio: quelle illegali dovranno essere restituite alla natura.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.