L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Uccisi perché difendevano l’Amazzonia quattro attivisti in Perù
Quattro attivisti contro la deforestazione appartenenti alla comunità indigena degli asháninka sono stati uccisi il primo settembre in Perù da una banda di criminali impegnati nel disboscamento illegale nell’Amazzonia, vicino al confine con il Brasile. Il modo e il motivo non sono ancora stati definiti dalle autorità. Una delle vittime è Edwin Chota (nella foto
Quattro attivisti contro la deforestazione appartenenti alla comunità indigena degli asháninka sono stati uccisi il primo settembre in Perù da una banda di criminali impegnati nel disboscamento illegale nell’Amazzonia, vicino al confine con il Brasile. Il modo e il motivo non sono ancora stati definiti dalle autorità.
Una delle vittime è Edwin Chota (nella foto in basso), capo della tribù Alto Tamaya-Saweto e diventato famoso per aver vinto diverse battaglie per proteggere l’Amazzonia e la sua comunità dalla deforestazione illegale e dalla costruzione di centrali idroelettriche.
“Minacciavano lo status quo” ha detto David Salisbury, professore di geografia e ambiente all’università di Richmond e amico di Chota. Salisbury si è sempre detto preoccupato “per i pericoli che correva pur di proteggere il suo popolo” e per questo lo definiva pieno di coraggio. “Si sapeva che i disboscatori volevano Edwin morto”.
Gli scontri tra i criminali e le comunità locali sono molto frequenti in Perù. Quella degli asháninka è la più grande con una popolazione stimata tra i 25mila e i 45mila individui. Il loro territorio è bersaglio dell’80 per cento di tutta la deforestazione illegale che si verifica nello stato sudamericano e la morte di uno dei leader più influenti potrebbe mettere in pericolo la sopravvivenza stessa di questa comunità che non gode di una protezione adeguata da parte del governo peruviano.
Un rapporto del 2012 dell’Environmental investigation agency, una ong fondata nel 1984 per indagare sui crimini contro la fauna selvatica e l’ambiente, sostiene che il legno prodotto da un solo albero di mogano tagliato illegalmente nella foresta amazzonica può valere anche più di 11mila dollari sul mercato di legname degli Stati Uniti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo dà ragione alle Anziane per il clima: l’inazione climatica della Svizzera viola i loro diritti umani.
Dopo i rilievi nell’acqua potabile del Veneto e della Lombardia, sono state trovate tracce di Pfas nei delfini, tartarughe e squali spiaggiati sulle coste della Toscana.
Un nuovo rapporto di Wri e università del Maryland fa il punto sulla deforestazione. Miglioramenti in Brasile e Colombia, ma passi indietro altrove.
Sabato 6 aprile, il settimanale porta in edicola e online le tematiche del “vivere verde”. Con un’intervista a Simona Roveda.
A distanza di un mese dall’annuncio dello Zambia, anche il Malawi ha dichiarato lo stato di calamità a causa della siccità prolungata da El Niño.